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L’Italia Under 21 torna in campo e lo fa in casa del Lussemburgo ultimissimo nel girone. L’obiettivo è duplice: i ragazzi di Nicolato devono vincere, se possibile con uno scarto importante, in modo tale da mettere al sicuro il primo posto, che per il momento è in coabitazione con la Svezia, ma con gli azzurrini che hanno ben due partite in meno. Un tesoretto da non disperdere, perché vincere il gruppo vuol dire fasi finali dei prossimi Europei 2023 di categoria, una rassegna in cui la Nazionale fa fatica ormai da qualche anno dopo aver dominato o quasi per un ventennio.
L’Under 21 deve però trovare volti nuovi, cercando di sopperire alle tante defezioni provocate da infortuni oppure dalle convocazioni del ct Mancini che per la nazionale maggiore ha deciso di chiamare dei giovanissimi, alcuni di loro addirittura – è il caso di Gnonto – con il grande salto dopo aver giocato per le giovanili ma mai per l’U21. I risultati della gestione Nicolato sono ottimi, non servono rivoluzioni, ma c’è da aspettarsi che vi sarà un’importante infornata di talenti in questi prossimi mesi. Senza però perdere di vista l’obiettivo che non è quello di sperimentare all’infinito, ma vincere e chiudere in testa il raggruppamento.
E il ct sa che ormai il gruppo – seppur da ripuntellare – ha acquisito una maturità decisiva per provare a candidarsi non solo alla partecipazione, ma anche alla vittoria del prossimo torneo continentale:  “I ragazzi sanno benissimo di dover superare anche delle cose che magari prima non si aspettavano di dover affrontare, dobbiamo cercare soluzioni tecnico-tattiche in un tempo molto breve senza dimenticare che qui dentro ci sono ragazzi che si sono conosciuti una settimana fa. Questa è una cosa che se da una parte ci può portare a delle riflessioni, dall’altra ci motiva molto perché fa parte del nostro lavoro“.
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