Cambiano i ct, cambiano gli interpreti, la squadra diventa sempre più forte e talentuosa, ma c’è una e una sola costante nel Portogallo: il centro dell’attacco è di esclusiva pertinenza di Cristiano Ronaldo, che a 39 anni suonati è pronto a guidare i lusitani per il sesto Europeo. Da quello in casa del 2004 alla Germania del 2024: vent’anni da protagonista ed è l’ennesimo record di una carriera che proprio non intende arrestarsi. E anche se ha deciso di chiudere nel paradiso dorato dell’Arabia Saudita, la sua forma sembra essere quella dei tempi migliori: il clamoroso gol con annessa doppietta dell’ultima amichevole contro l’Irlanda è ancora nella mente di tutti, CR7 non abdica e anzi da quando c’è Martinez sulla panchina della nazionale sembra aver trovato un ottimo feeling col nuovo ct.
La vittoria nel 2016, quando però non giocò per infortunio la finale, resta il miglior momento, ma uno come lui vuole rivincere e stavolta, magari, giocando l’atto conclusivo e risultando decisivo. Lo agevoleranno la qualità di Bernardo Silva a destra e Rafael Leao a sinistra: l’esterno del Milan, talvolta criticato per il suo atteggiamento, nelle gerarchie del Portogallo pare saldo ancorato all’XI titolare, anche se nelle amichevoli non ha certo brillato. Euro 2024 potrebbe essere la grande rampa di lancio per fare un altro salto di qualità.
Per il Portogallo all’esordio di Lipsia c’è l’habitué Repubblica Ceca, un’avversaria incontrata tante volte nelle fasi finali degli Europei. Nel 1996 la vittoria dei cechi, poi nel 2008 e nel 2012 le vittorie lusitane. Se si guarda ai precedenti in assoluto, invece, la Selecao das Quinas ha vinto gli ultimi quattro incontri e ha tenuto la porta inviolata negli ultimi tre. E poi, Ronaldo ha già segnato nelle ultime due sfide agli Europei contro questa avversaria e oltre al record di edizioni giocate vorrebbe anche mettere un altro sigillo. Ma il gioco della squadra di Hasek non è rinunciatario: non c’è molto talento, ma tanta convinzione e duttilità, e non vedremo una Cechia soltanto passiva ma capace di provare ad attaccare per mettere in difficoltà la lenta difesa portoghese. Il più atteso in tal senso è l’ex conoscenza della Serie A Patrick Schick, capocannoniere proprio insieme a CR7 agli Europei di tre anni fa.