Sarà derby tra Inter e Milan nella finalissima di Supercoppa Italiana in programma lunedì sera a Riyadh, in Arabia Saudita. Nella seconda semifinale succede di tutto, con i rossoneri che si rendono protagonisti di 70′ abbastanza indecorosi, andando sotto 0-1, prima di un clamoroso ribaltone nei 20′ finali grazie al quale superano 2-1 la Juventus e conquistano il posto nell’atto conclusivo della competizione. Sorride Sergio Conceicao, alla sua prima da allenatore dei rossoneri, mentre arriva un’altra delusione per la formazione di Thiago Motta, che domina per poi crollare come accaduto altre volte in questi primi mesi di stagione.
LA CRONACA DELLA GARA
Serata che non poteva iniziare peggio per Thiago Motta, che nel corso del riscaldamento deve fare i conti con il forfait di Francisco Conceicao. Problema muscolare per l’esterno, che lascia il campo sconsolato e si dirige negli spogliatoi. Il direttore di gara Colombo fischia il calcio d’inizio e il primo quarto d’ora è ricco di imprecisioni, da una parte e dall’altra. I ritmi sono abbastanza alti, i rossoneri fanno fatica nella costruzione e perdono una manciata di palloni pericolosi nella propria metàcampo, ma ai bianconeri manca sempre l’ultimo passaggio che gli consentirebbe di creare problemi a Maignan.
Al 20′, però, il risultato si sblocca. Yildiz – che prima dell’infortunio di Conceicao sarebbe dovuto andare in panchina – attacco lo spazio, Theo Hernandez si fa sorprendere da un filtrante perfetto di Mbangula e il turco si presenta davanti all’estremo difensore del Milan, trafiggendolo con un destro potente sotto la traversa. Dopo aver anche fatto vedere qualcosa di positivo a livello di atteggiamento nei primissimi minuti di partita, il Milan fatica e il gol sembra pesare molto sulla psiche dei suoi uomini, che non trovano l’immediata reazione. Anzi, quando mancano un paio di giri di orologio all’intervallo, è la Juventus che va non troppo lontana dal raddoppio ancora con Yildiz, ma Maignan questa volta risponde al tiro del giovane talento avversario.
Musica che non cambia affatto al ritorno dagli spogliatoi, con la Juventus di nuovo vicina al gol due volte in appena un paio di minuti, ancora con Yildiz e poi con Vlahovic. Finalmente anche la squadra di Conceicao reagisce e con Theo Hernandez si fa vedere dalle parti di Di Gregorio. Allora il nuovo tecnico rossonero prova anche a cambiare qualcosa: dentro Musah e Abraham, fuori Bennacer e Jimenez. Motta risponde mandando in campo Cambiaso per Mbangula e Nico Gonzalez al posto di un Vlahovic che è stato senz’altro una delle note negative di serata per la compagine piemontese.
Al 70′ il Milan parte in contropiede con Theo che attacca la profondità, Savona interviene alla perfezione, ma sul pallone vagante Locatelli arriva in ritardo e commette fallo su Pulisic in area di rigore. Colombo non ha dubbi e concede il penalty che lo stesso calciatore statunitense trasforma per l’1-1. I rossoneri prendono fiducia e pochi minuti dopo Morata salta McKennie in area e quasi a botta sicura va alla conclusione che viene però ribattuta in corner dalla scivolata provvidenziale di Gatti. Ma il ribaltone arriva comunque pochi secondi dopo, seppur in maniera fortuita. Abraham lancia Musah, il quale dalla fascia destra mette un pallone al centro che però finisce in porta dopo la deviazione di Gatti e con un Di Gregorio colpevolmente troppo fuori dai pali.
Le squadre sono abbastanza lunghe, Yildiz ha il tiro del 2-2 che viene ribattuto, mentre dall’altro lato Abraham guida alla perfezione un altro contropiede che si conclude questa volta con la chiusura di Di Gregorio su Pulisic. Occasioni per la Juentus ce ne sono ancora un paio: prima un contropiede di McKennie che su un ottimo lancio di Kalulu si invola verso l’area ma al momento decisivo decide di passarla al centro, con la difesa del Milan che si rifugia in calcio d’angolo. Poi, proprio nei secondi conclusivi, Gatti è pericolosissimo a pochi metri da Maignan, ma il suo tiro viene ribattuto da Gabbia prima del fischio finale.
LE PAGELLE
IL MIGLIORE – ABRAHAM, Voto 7 – Dal momento in cui Conceicao lo manda in campo, cambia la partita. Sua la palla che manda in profondità Musah, poi fondamentale anche in diverse altre occasioni.
I PEGGIORI – DI GREGORIO E LOCATELLI, Voto 5 – Inoperoso per buona parte del match, ha sulla coscienza il gol che di fatto decide questa semifinale il portiere. La rimonta, però, parte dal fallo abbastanza ingenuo del centrocampista pochi minuti prima.
L’ARBITRO – COLOMBO, Voto 6.5 – Partita caratterizzata da pochi episodi e ben gestita dal direttore di gara. Poi, quando è il momento di intervenire, lo fa. Rigore solare.
IL TABELLINO
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio 5; Savona 6, Gatti 5.5, Kalulu 6, McKennie 5 (40′ st Weah sv); Locatelli 5 (40′ st Fagioli sv), Thuram 6 (34′ st Douglas Luiz sv); Yildiz 7.5, Koopmeiners 5, Mbangula 6.5 (20′ st Cambiaso 5.5); Vlahovic 5 (20′ st Nico Gonzalez 5.5). In panchina: Perin, Pinsoglio, F. Conceicao, Adzic, Rouhi. Allenatore: Motta 5
MILAN (4-3-3): Maignan 6.5; Emerson Royal 5.5 (37′ st Gabbia 6.5), Tomori 6.5, Thiaw 6, Hernandez 5; Bennacer 5 (9′ st Musah 6.5), Fofana 6, Reijnders 6; Pulisic 7, Morata 5 (37′ st Terracciano sv), Jimenez 5 (16′ st Abraham 7). In panchina: Sportiello, Torriani, Calabria, Jovic, Zeroli, Pavlovic, Bartesaghi, Vos, Traorè, Camarda. Allenatore: S. Conceicao 6.5
ARBITRO: Colombo di Como 6.5
RETI: 21′ pt Yildiz, 26′ st Pulisic (rig), 30′ st aut Gatti.
NOTE: cielo sereno, campo in cattive condizioni. Ammoniti: McKennie, Emerson Royal, Pulisic. Angoli 4-7. Recupero 1′ pt, 5′ st.