
E’ ormai passato un mese dall’ultimo derby di Roma, ma la stracittadina fa ancora discutere e smuove numerosi temi sempre attuali. Vinto dalla Roma, il derby del 5 gennaio non si è giocato solo in campo.
Un derby è un derby, si sa. Tuttavia come in ogni stracittadina a trovarsi di fronte sono due tifoserie che di certo non nutrono affetto reciproco e, ove possibile, oltre agli sfottò si è cercato spesso di sfociare in atti ben più pericolosi di un insulto. E’ rimasto nella storia l’incidente occorso a Vincenzo Paparelli proprio durante un derby, evento che gli costò la vita e che di fatto inasprì ulteriormente i rapporti tra le tifoserie di Lazio e Roma.
Negli anni gli scontri e le guerriglie tra i gruppi ultras della capitale si sono susseguiti praticamente ogni anno, mettendo a dura prova l’ordine pubblico della città di Roma. Anche lo scorso 5 gennaio lo scontro è stato evitato per un pelo, quando circa 300 persone delle due tifoserie erano pronte a darsi battaglia a Ponte Milvio, quasi a ripercorrere i passi – con ben altri fini – di Costantino e Massenzio. In occasione dell’ultimo derby ci fu un grande lavoro da parte delle forse dell’ordine, abili ad evitare il peggio.
Derby a rischio, Massucci: “Tifoserie senza maturità”
Il derby tra Lazio e Roma rientra forse tra i 10 derby più infuocati al mondo, sia per passione proposta in campo, sia per la rivalità che intercorre tra le due tifoserie. Negli ultimi sei anni il derby della Capitale si è disputato sempre nelle ore diurne per ovvi motivi di ordine pubblico, ma in quello di gennaio scorso le autorità hanno voluto dare fiducia alle due tifoserie. Durante l’evento Tifosi protagonisti dei grandi eventi sportivi: le best practice per ottimizzare accessibilità e sicurezza, organizzato da ANDES, Il Questore Massucci ha parlato a lungo della sicurezza e dell’accessibilità agli stadi.

Era inevitabile che il Questore prendesse a riferimento l’ultimo derby disputato il 5 gennaio, a margine del quale le due tifoserie si erano organizzate per creare scompiglio: “È andato tutto bene solo grazie a un grande impegno delle forze dell’ordine, ma è il nostro mestiere. Penso sia giusto giocare quando l’organizzatore decide e non decidono le autorità di sicurezza. Le tifoserie, che non hanno mostrato alcune maturità in questa occasione, si prenderanno le loro conseguenze. Posso dire senza essere smentito è che giorno dopo giorno per chi avrà comportamenti di illegalità ci saranno conseguenze”.