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Il mondo del calcio piange la scomparsa di Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelé, morto all’età di 82 anni. Soprannominato in mille modi, da O Rei a O Rei do Futbol fino a Perla Nera, la verità è che Pelé era semplicemente Pelé. E anche chi non aveva avuto il privilegio di poter ammirare le sue giocate riconosceva la grandezza di questo fenomeno brasiliano, capace di riscrivere la storia del calcio. Bandiera del Santos, con cui ha vinto tutto, ha fatto sognare un intero paese portando il Brasile sul tetto del mondo ben tre volte, diventando l’unico giocatore della storia a vincere tre edizioni dei Mondiali.
Un gol dopo l’altro si è fatto largo nell’olimpo del calcio, diventando la prima vera icona di questo sport, il primo a non essere un semplice calciatore ma un vero e proprio simbolo, capace di avere un impatto notevole su intere generazioni. La sua morte lascia un grande vuoto nel mondo del calcio e non solo. In fin dei conti, fino all’ultimo tutti speravano che Pelé riuscisse ad avere la meglio ancora una volta, ma purtroppo il tumore al colon se l’è portato via. Potrà sembrare banale, ma non si tratta di un addio perché una persona come Pelé è immortale e vivrà per sempre nel cuore di tutti. D’altronde è cambiato il calcio ed è cambiato il mondo rispetto agli anni in cui giocava; ciò che è invece è rimasto uguale è il suo status di re. Scegliere uno dei suoi 1281 gol sarebbe impossibile, perciò vogliamo ricordiamo con un non gol, anzi con “il gol sbagliato più bello del mondo“.
https://youtu.be/-UzRsvCsC4c
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