“La vicenda processuale afferma un principio: chi offende le vittime dell’Heysel paga. Mi auguro che questa sentenza da adesso in poi rappresenti un monito per tutti coloro che ancora oggi, deliberatamente negli stadi o sui social, offendono le 39 vittime di Bruxelles”. Lo ha detto Andrea Lorentini, figlio di Roberto Lorentini, medico aretino fra le vittime allo stadio Heysel del 29 maggio 1985 per la finale Liverpool-Juventus, riferendo della condanna per offese alle vittime inflitta dal tribunale di Napoli ad un insegnante. Quest’ultima, riporta sempre Lorentini, “dovrà scontare lavori di pubblica utilità e risarcire l’associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel”. E ancora: “Per l’associazione è un risultato importante”, afferma ancora Lorentini ricordando che l’associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel, sin dalla sua fondazione, si è posta tre obiettivi: curare e portare avanti la memoria dell’Heysel; fare incontri, seminari e workshop, soprattutto in scuole e università, per combattere la violenza nello sport; difendere in ogni sede, anche legale, la memoria delle vittim
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