Il principe Emanuele Filiberto di Savoia, presidente dell’Aversa, aveva accusato il Ragusa di “aver avvelenato i suoi giocatori” in seguito alla sconfitta da loro patita per 6-0. Accuse che non sono affatto piaciute alla società ragusana, che ha subito querelato Filiberto.
“Domenica mattina, alle ore 10.10, si presentava presso il Pronto soccorso del “Giovanni Paolo II” un tesserato della società di calcio Real Agro Aversa, accompagnato da due persone – si legge nella nota rilasciata dal Ragusa –. Dopo l’accettazione in Triage e in virtù dei sintomi manifestati (dolore addominale, febbre, vomito, diarrea), al paziente veniva assegnato un ‘codice verde’. Dopo una rivalutazione visiva da parte dell’infermiere di Triage alle 10.31, l’unico medico in servizio, di sesso maschile, prendeva in carico l’assistito alle 11.03. Al paziente veniva preso un accesso venoso per eseguire gli esami di laboratorio e somministrata una terapia. Il medico in servizio, di fronte alle richieste dell’accompagnatore sui tempi di permanenza nella struttura, spiegava che era necessario attendere la risposta alla terapia e il risultato degli esami, che verranno stampati alle 12.19. All’esito della diagnosi di Gastroenterite, però, il calciatore aveva già abbandonato assieme agli accompagnatori i locali di PS. A seguito di verifica interna, si segnala che all’interno del Pronto Soccorso non era presente alcuna dottoressa. Qualsiasi ricostruzione successiva, pertanto, è destituita di ogni fondamento”.
Il presidente del Ragusa, Giuseppe Trapani, come riporta Ragusaoggi.it, ha inoltre conferito mandato agli avvocati Fabrizio Cavallo e Francesco Guastella per sporgere querela nei confronti di Emanuele Filiberto di Savoia “per le gravissime affermazioni divulgate al termine del match che si è disputato a Ragusa e che ha visto protagoniste le due formazioni impegnate nei play out del campionato di serie D. La dirigenza del Asd Ragusa Calcio ritiene inaccettabili e deliranti le parole del dott. Emanuele Filiberto di Savoia che lascia intendere che vi sia stato addirittura una sorta di complotto ordito dal Asd Ragusa calcio, che avrebbe portato all’avvelenamento dei giocatori del Real Aversa che per questa ragione avrebbero perso il match in questione. Le parole scritte dal proprietario del Real Aversa non solo sono infamanti, ma offendono profondamente la squadra e tutta la comunità Ragusana. I giocatori del Asd Ragusa Calcio hanno sempre affrontato, assieme alla dirigenza, le vittorie e le sconfitte in campo, a testa alta e con grande dignità”.