“Non si è trattato di un disinteressato momento di goliardia tra ragazzi giovani che hanno appena trascorso una serata in discoteca ma di una vera e propria azione collettiva, volta a carpire il consenso della persona offesa ad atti sessuali con il maggior numero di loro, nonostante la piena consapevolezza dello stato di alterazione della vittima. “Nessuno ha espresso la volontà di dissociarsi e quello serbato dagli imputati non è stato un mero contegno passivo”. Questo il rapporto del gup di Milano Roberto Crepaldi riguardo la sentenza con cui ha condannato a 3 anni e 7 mesi, con rito abbreviato, Mattia Lucarelli, figlio dell’ex attaccante Cristiano, e Federico Apolloni. I due giovani calciatori del Livorno sono stati accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti una studentessa americana di 22 anni.