Calcio

Gravina: “Contrari al mercato aperto. Disponibilità dell’Italia a testare il tempo effettivo di gioco”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto Emmanuele Mastrodonato / IPA Sport / IPA

“Da parte nostra c’è assoluta contrarietà a fare sì che si giochi a mercato aperto. Questo alimenta delle storture in termini di identificazione da parte dei tifosi con il nostro gioco, ma soprattutto genera delle fibrillazioni tra tifosi e club che non possiamo permetterci e tollerare”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nel corso dell’odierno punto stampa. “Questo è un tema che non interessa solo l’Italia – sottolinea Gravina – per cui l’unica via per uscire da questo equivoco è far sì che questa idea possa diventare maggioranza nel consenso della UEFA. Nelle prossime riunioni con l’UEFA mi permetterò di coinvolgere i colleghi di altre Federazioni per comprendere se questo possa essere un percorso condiviso per dare un riferimento di stabilità alla partenza delle competizioni”

La Figc ha inoltre comunicato all’IFAB “la disponibilità dell’Italia a testare il tempo effettivo di gioco, per rispondere a un’esigenza sempre più avvertita da tutti, quella che tutte le partite abbiano un tempo reale”, ha aggiunto Gravina. Un’altra richiesta all’IFAB ha riguardato la possibilità di “sperimentare l’upgrade del protocollo VAR, prevedendo, in un numero limitato di occasioni, la possibilità che gli allenatori o i capitani delle due squadra possano chiamare un on-field review, il cosiddetto challenge, ha aggiunto. Una terza proposta riguarda la sperimentazione di un sistema di comunicazione tra allenatore e capitano. Queste tre rappresenterebbero innovazioni assolute, mai autorizzate dall’IFAB in nessun campionato, “ma se non partiamo con delle richieste, nessuno si interrogherà mai sulla possibilità di apportare delle modifiche al gioco del calcio”, ha sottolineato ancora Gravina.

SportFace