“Si festeggia alla fine”, è sempre stato uno dei moniti di Gianluigi Buffon alla sua squadra. Ma era inevitabile pensare che al 4’ di gioco con il parziale di Torino-Juventus fermo ancora sullo 0-0, il settore ospiti juventino sarebbe stato scosso da un lecito entusiasmo. Ed è quello che è avvenuto. Quattro minuti sono infatti serviti a Gigi Buffon per battere il record di Sebastiano Rossi (929’, a questo link potete leggere un ritratto dell’ex numero uno del Milan degli Invincibili). Il portierone azzurro era fermo a 926’ dopo aver superato quello di Zoff nella gara interna contro il Sassuolo e pochi minuti, ma a lui saranno sembrati un’eternità, del derby di Torino gli hanno permesso di scrivere un altro fantastico record in una carriera che già ne vede moltissimi, da quello di calciatore con più presenze nella Nazionale di calcio a quello di portiere con più partite consecutive senza subire gol nella massima competizione nazionale.
“Questo record arriva meritatamente per una persona che dimostra tutti i giorni la sua professionalità e la sua voglia di migliorarsi sempre”, ha detto Claudio Marchisio di lui dopo aver battuto il record di Zoff. E lo stesso Zoff lo ha incoronato (“un record che è un fiore all’occhiello di una carriera strepitosa”). Un’ambizione che non conosce limiti, una ossessione quasi maniacale per la porta inviolata a fine partita. Ed è questo chiodo fisso l’ingrediente principale del record, lo stesso che a risultato acquisito, sul 2-0, contro l’Inter al 90’ gli ha permesso di chiudere la saracinesca ad Eder solo davanti a lui, smanacciando una palla ed evitando un gol che non avrebbe inciso sui tre punti ormai ottenuti ma ne avrebbe “profanato il pudore”, come disse poco tempo fa rispondendo ad una domanda sulla sensazione di subire gol.
Persino la Uefa lo celebra mettendo a paragone la difesa del Milan di Rossi con la difesa della Juve di Buffon, forse provocatoriamente per mettere in evidenza il ruolo maggiore di Tassotti, Costacurta, Baresi e Maldini nel record del portiere milanista e per esaltare maggiormente quello di Buffon. Ma la difesa juventina ha comunque i suoi meriti. Chiellini, Bonucci e Barzagli costituiscono un trio difensivo consolidato che ha contribuito a tenere inviolata la porta bianconera in queste partite, basti pensare all’intervento di Bonucci a togliere la palla dalla testa di Higuain a botta sicura in Juve-Napoli.
Un record che arriva dopo l’amarezza di Monaco dove la Juve viene eliminata con la delusione di chi sa di essere arrivato ad un passo dal sogno e dall’impresa. Ora Gigi guarda avanti. Il quinto scudetto consecutivo, il settimo in totale, rappresenterebbe un successo straordinario, senza dimenticare la Coppa Italia che darebbe per il secondo anno di fila la possibilità di chiudere la stagione con il double. Poi si penserà alla Nazionale, l’Europeo è alle porte e Gigi è la vera star azzurra. E a proposito di Nazionale, tra due anni ci sarà il Mondiale di calcio in Russia. Lui avrà 40 anni. Non glielo dite che il record di campione del mondo più anziano spetta a Dino Zoff all’epoca quarantenne.
Il gol di Andrea Belotti su rigore al 48esimo minuto del secondo tempo pone fine all’imbattibilità del portiere: il record per l’estremo difensore della nazionale azzurra si ferma a 974 minuti.