Aver riportato il Pisa in Serie B è una vera impresa, Gennaro Gattuso guarda già avanti. Il suo futuro sulla panchina nerazzurra è tutt’altro che certo, Ringhio non ha ancora deciso se proseguire l’avventura in toscana o meno. “Sto facendo lo stesso percorso che ho fatto da calciatore. Sono andato presto all’estero. A me piace che nessuno mi regali nulla. Devo migliorarmi ancora in tantissimi aspetti per diventare un buon allenatore. Ho ancora tanto da lavorare per imparare a fare questo mestiere. Non basta essere stato un giocatore per saperlo fare. Il fuoco dentro e la passione non mi mancano. La mia voglia è quella di rimanere. Se rimane Lucchesi io rimango a Pisa. Se invece rimane Petroni la mia avventura qua è finita” dice, intervistato da Milan Channel.
Impossibile non parlare anche del Milan, suo amore calcistico quando ancora indossava gli scarpini. “Oggi la cosa migliore è avere una programmazione, perché questi 4-5 anni ho sentito che si doveva puntare sui giovani e poi i giovani venivano messi da parte. La cosa più importante è parlare chiaro. Si può soffrire, perchè per tanti anni è stata una macchina perfetta invidiata in tutto il mondo. Un periodo di transizione ci può stare, basta guardare la Juventus. Futuro al Milan? E’ il sogno. Così come è stato un sogno indossare la fascia di capitano con la mia gloriosa maglia cucita addosso. La mia strada è ancora lunga, perché devo migliorare molto. Se diventerò bravo spero di avere questa opportunità”.
Infine una battuta anche sulla Nazionale, vincente all’esordio contro il più quotato Belgio. “Per l’ennesima volta si è vista la mano di un grandissimo allenatore. Poi può essere simpatico o meno, ma ha preparato una grande partita dal punto di vista tattico. L’Italia è stata padrone del campo. L’ho rivista stamattina e ci sono dei grandissimi spunti per chi fa una professione come me. Devo fare i miei complimenti a Conte”.