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Giovanni Galeone, mentore di Max Allegri, si è concesso un’intervista alla Gazzetta dello Sport parlando del futuro dell’ex allenatore di Juventus, Milan e Cagliari. Un ritorno alla Vecchia Signora sarebbe possibile soprattutto per l’ottimo rapporto con Agnelli: “Anche quando si sono lasciati con il presidente non c’erano stati attriti. Si sono sentiti anche l’anno scorso piĂ¹ volte, non si sono abbandonati completamente. Non so se il suo ritorno sia possibile e non so in quali condizioni. Ma non lo escluderei a priori. Se me lo avesse chiesto un anno fa l’avrei escluso. Ora no”. Di seguito le sue dichiarazioni complete.
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SUL 2021/2021 – “L’ho sentito un paio di giorni fa ed è certo di tornare a giugno, quindi avrĂ qualcosa in mano. Io non gli chiedo cosa e non voglio che me lo dica. Ma l’ho sentito molto deciso”.
SULLA ROSA DA RINFONDARE – “Se notate da quando è andato via i primi a essere ceduti sono stati uomini che lui faceva giocare sempre: Matuidi, di cui era innamorato, Khedira, professore di calcio, che non sbagliava un movimento o un inserimento, Emre Can. Probabilmente avrebbe fatto altre scelte, anche se Ramsey, Arthur, Rabiot non sono da discutere. Il problema è schierarli al meglio, definire un modo di stare in campo”.
SU PIRLO – “Ha fatto un po’ di fatica, all’inizio come tutti anche per colpa del Covid. PerĂ² lui è ancora molto giocatore. Il problema è che manca l’identitĂ di gioco. Prima c’era lo spirito Juve, Max aveva capito che la BBC non poteva piĂ¹ essere la risposta. Chiellini non puĂ² piĂ¹ giocarle tutte e a sinistra nĂ© De Ligt nĂ© Bonucci vanno bene: possibile che una societĂ che spende tanto non veda che quando manca Chiellini non c’è un centrale di sinistra? Lo ha dovuto fare Alex Sandro, povero disgraziato. Qualche limite nella costruzione c’è stato, con Max forse sarebbero arrivate piĂ¹ obiezioni”.
SU UN RITORNO – “Vediamo come finisce il campionato: la Juve ha la fortuna che la Roma contro le prime sette fa pochissimi punti, se no sarebbe in zona Champions. E con il Napoli, l’Atalanta e il Milan, i bianconeri avrebbero avuto problemi a entrare nei quattro, di questo passo. A fine stagione andranno fatte delle scelte definitive e decisive per dare un nuovo profilo alla Juve, se vuole arrivare a questa benedetta Champions”.
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