Svelato tutto in diretta: “Il mister mi ha chiamato in ufficio, con lui non puoi sbagliare. Ecco cosa mi ha detto”
L’Inter non è quella dell’anno scorso per tanti motivi, ma senza il ritorno di Conte avrebbe probabilmente già in pugno anche questo Scudetto. A dimostrazione della bravura e, per certi versi, unicità del tecnico salentino che in pochi mesi ha ridato dignità a un Napoli massacrato la stagione passata dall’ego smisurato del suo presidente.
Conte è attento a ogni minimo dettaglio, perché è così che si vince. O almeno che ci si può provare. Il suo Napoli sta viaggiando a mille all’ora, riuscendo a mascherare alcuni difetti. Ora anche con una manovra piacevole, che nella testa del tecnico viene sempre dopo tanto cuore e uno spirito di sacrificio da cui non si può derogare. Uno dei ‘fedelissimi’ di Conte è senza dubbio Romelu Lukaku, che il 55enne di Lecce ha rivoluto con sé a tutti i costi dopo la felice esperienza insieme all’Inter.
Conte e il ‘fedelissimo’ Lukaku: l’obiettivo è un altro Scudetto insieme
In nerazzurro il belga diventò un centravanti implacabile e immarcabile, facendo le fortune sia della squadra e di Conte stesso – che nel 2021 vinse lo Scudetto – che della società con la cessione al Chelsea per 115 milioni di euro. Operazione che, in tempi bui per Suning, permise a Zhang di pagare gli stipendi. Lukaku non è più quello di 4 anni fa, eppure in qualche modo riesce ancora a rappresentare lo spirito e la tenacia del suo allenatore. Anzi, mentore.
Lukaku fuori rosa, il belga racconta tutto: “Se l’avessi rifatto…”
Intervistato da ‘Radio CRC’, Lukaku ha parlato di Conte quasi come Giulietta parlerebbe del suo Romeo, o il contrario, a dimostrazione di quanto sia forte il legame tra i due: “Tutti sanno il suo valore come allenatore e persona nella mia vita, mi capisce e sa che sacrifici faccio per il calcio: gli posso spiegare come mi sento, la sua mentalità e la sua maniera di vivere il calcio è perfetta per me. È uno sempre attento ai dettagli, siamo talmente preparati che non puoi sbagliare“.
Lukaku ha infine svelato due aneddoti che spiegano benissimo chi è Conte e perché è un vincente nonostante alcuni ‘limiti’ caratteriali: “Quando sono arrivato all’Inter facevamo le corse durante l’allenamento: quel giorno saltai un blocco di corse e lui mi chiamò in ufficio dicendomi che, se l’avessi rifatto, sarei finito fuori rosa. Avremmo giocato col Sassuolo e psicologicamente mi diede un grande stimolo. Il secondo aneddoto qui al Napoli, quando ci siamo ritrovati. È stato un bel momento. La prima cosa che mi ha detto è stata ‘andiamo subito a lavorare, è il momento di fare qualcosa di buono'”.