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L’ex presidente della Figc e del Coni Franco Carraro ha rilasciato una lunga intervista a “La Repubblica”, nella quale ha esposto alcune riflessioni sulla possibile ripresa del calcio in seguito all’emergenza Coronavirus. “Il calcio non può isolarsi in una campana di vetro, anche se è economicamente e socialmente importante – ha affermato Carraro – se la presidente della commissione europea invita i tedeschi a non prenotare le vacanze, significa che tutti i paesi si stanno facendo condizionare dal virus. Ci vuole logica e sensibilità.”
Sui rischi legati allo sport, il membro del Cio è chiaro: “Nessuno può essere certo che Atalanta-Valencia sia stata una bomba biologica, ma di certo nessuno può affermare il contrario. Lo sport è promiscuo per definizione, in questo momento è la sua più grande debolezza. Il presidente Uefa Ceferin è stato molto bravo a rinviare tempestivamente gli Europei all’anno prossimo.” Sulle possibili soluzioni, Carraro dice la sua: “Il calcio non può passare sopra ai bisogni degli altri, c’è chi è morto senza fare un tampone. La stagione deve finire, ma si può chiudere a ottobre. La mia idea sarebbe quella di far coincidere la stagione con l’anno solare. Approfittiamo del Mondiale 2022 a novembre, chiudiamo i campionati e poi le competizioni internazionali e ripartiamo con la nuova stagione a dicembre o gennaio. Basterebbe spostare l’Europeo in autunno, esattamente come sarà il Mondiale l’anno dopo. Calcio d’estate? Sarebbe piacevole, ormai le città non si svuotano più come una volta.”
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