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“E’ un periodo davvero molto complicato, le famiglie sono in lutto, altre attendono le notizie sui propri cari che stanno lottando per la vita, è davvero terribile e la sofferenza di tutte queste persone mi rattrista. I medici e gli infermieri stanno dando il massimo per lottare contro l’epidemia e il minimo che possiamo fare è rispettare le restrizioni al massimo“. Sono queste le dichiarazioni di Didier Deschamps, il quale esprime tutta la sua preoccupazione e tutta la sua tristezza per il momento che sta vivendo il mondo in questa lotta al Covid-19.
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Alcune anticipazioni dell’intervista che domani uscirà per L’Equipe: il ct della Francia spiega che se avesse tempo imposterebbe il suo lavoro “seguendo la scuola Juve, lì ci si allena tanto a livelli altissimi per ottenere risultati”. Deschamps, campione del mondo da giocatore e da allenatore con la Francia, era un instancabile centrocampista e spesso era etichettato con soprannomi da gregario ai quali non ha mai dato grande importanza: “Le etichette non hanno mai trovato il mio interesse, sapevo cosa dovevo fare per essere utile alla mia squadra”. Per quanto riguarda gli altri allenatori, Deschamps non segue un particolare modello: “Inutile dire se farò come Sacchi, Cruyff o Guardiola, devi avere i mezzi per fare certi tipi di calcio e ogni allenatore è giudicato in base ai risultati”.
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