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Il ruolo del portiere è probabilmente il più difficile nel calcio. Solitamente indossa il numero uno sulle spalle, come a sottolineare il fatto che sia solo tra quei pali. Un’ottima parata può salvare il risultato, ma un banale errore potrebbe compromettere un campionato intero. Eppure ci sono tantissimi ragazzi che sentono un’irrefrenabile voglia di essere in quell’area di rigore, senza nessuno, pronti a difenderla come fosse casa propria. Il mito dei giovani italiani è Gianluigi Buffon, dei tedeschi Oliver Kahn o Neuer. Per i più piccoli nati in Spagna oggi c’è un nuovo idolo da emulare: David De Gea.
La Nazionale spagnola ha sempre avuto una certezza di nome Iker Casillas nell’ultimo decennio. Quando quest’ultimo ha iniziato a mostrare i primi segni di cedimento è intervenuto un ragazzo, che guarda caso è nato proprio a Madrid. De Gea, vista la recente assenza di Neuer sul campo da gioco, oggi è considerato il miglior portiere del mondo. David, attualmente in forza al Manchester United, è uno di quei giocatori che sono in grado di far ottenere qualche punto in più a fine stagione alla propria squadra (il recente match contro il Liverpool può essere un esempio). La sua abilità nei pali non ha eguali: può respingere il pallone con le mani, con i piedi o con il petto. La parata che effettuò contro il Chelsea nel 2012 è entrata nella storia e ha dimostrato tutte le qualità che possiede questo portiere. Mata calcia una punizione destinata a finire il suo percorso sotto l’incrocio dei pali, ma De Gea grazie al suo posizionamento e ad una grande esplosività nelle gambe riesce a deviare la palla in angolo. Nel momento in cui è in volo la differenza con Superman non è più così evidente. Ma la sua carriera non è stata sempre rose e fiori, sopratutto l’anno del suo arrivo in Premier League.
ATLETICO MADRID – Nel 2003 viene ingaggiato dall’Atletico Madrid. All’età di 14 anni dimostra di avere una marcia in più rispetto ai suoi coetanei, quella stessa marcia che anno dopo anno lo porta sempre più vicino alla squadra “senior”. Esordisce con i più grandi nel 2009, subentrando a Sergio Asenjo, diventando poi uno degli artefici del dominio in Europa League dei Colchoneros. Negli anni in cui è stato a Madrid ha visto nascere l’Atletico che avrebbe vinto la Liga qualche anno dopo, questa volta però con Courtouis in porta. Considerando l’attuale apporto che Oblak sta dando alla squadra di Simeone, è comprensibile come l’assenza di De Gea abbia portato la consapelovezza di quanto un portiere in grado di parare un rigore in finale di Supercoppa UEFA sia fondamentale per il club.
MANCHESTER UNITED – Dopo quella parata, che porta l’Atletico Madrid a vincere contro l’Inter un altro trofeo europeo, le attenzioni dei maggiori club internazionali si spostano su De Gea. Il Manchester United si è appena privato del leggendario Van Der Sar ed è alla ricerca di un nuovo portiere da acquistare. Le due parti non ci mettono molto ad accordarsi ed ecco che iniziano i problemi. Una piazza come quella di Manchester è in grado di mettere molta pressione, sopratutto ad un giovane ragazzo che viene da lontano e sopratutto se questo ragazzo è un portiere. Il suo esordio in Community Shield è disastroso: contro i Citizens, nel derby, commette due clamorosi errori prima su Lescott e poi su Dzeko. Nonostante ciò i Red Devils riescono a vincere il trofeo ma i problemi non finiscono qui. Molte indecisioni banali continuano a perseguire David, tanto che Lindegaard riesce a soffiargli la maglia da titolare. Il suo cartellino, pagato 21 milioni di sterline, inizia a pesare molto e le sue prestazioni deludenti non riescono a far breccia sul cuore dei tifosi. Il portiere danese si infortunia e in quel momento De Gea decide di tornare ad essere fondamentale per le sorti delle partite, riacquistando mano a mano fiducia in se stesso fino ad arrivare ad oggi, il momento in cui è tra i migliori del mondo.
NUMERO UNO – Subentrare al posto di due leggende come Van Der Sar o Casillas non è sicuramente semplice. Riuscire a non farli rimpiangere ancora meno però. Questo è quello che fino ad oggi ha fatto David De Gea: affermarsi giorno dopo giorno come uno dei migliori in assoluto, grazie ad uno stile tutto suo. Con la Spagna ha sorpassato nelle gerarchie dell’allenatore giocatori come Reina o Victor Valdes, che alla Nazionale hanno sempre dato molto. Ha scelto la squadra attualmente in mano a Josè Mourinho per riportarla a grandi livelli e ci sta riuscendo, facendogli vincere un Europa League che tempo fa aveva già sollevato. Oggi è sicuramente al top insieme a Manuel Neuer e all’imortale Buffon, ma ciò che la stampa inglese inizia ad ipotizzare riguarda un eventuale traguardo ottenuto da Kahn in passato. Il Pallone D’Oro, quando finirà il ciclo di Cristiano Ronaldo e Messi potrebbe tornare tra le mani di un portiere, probabilmente tra quelle dello spagnolo che oggi, nonostante un rendimento eccellente, dimostra ancora margini di miglioramento.