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“Nel condannare nel modo più fermo l’episodio chiediamo alle forze dell’ordine di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per risalire ai responsabili di questa vergognosa aggressione – ha aggiunto il presidente del club -. Chiediamo alla FIGC di intervenire in modo adeguato per prendere i provvedimenti sanzionatori opportuni. Chiediamo al Fiesole Calcio di fare i nomi dei partecipanti al raid (alcuni sono giocatori tesserati)“. “Ai nostri ragazzi, vittime di questo atto vile, alle loro famiglie e al nostro mister va un grande abbraccio con la certezza che la società intraprenderà tutte le azioni possibili, in ogni sede, affinché i responsabili paghino per questo incomprensibile atto” ha concluso il presidente della Rondinella Marzocco.
Immediata la replica del Fiesole calcio, sempre per mezzo di un comunicato stampa ufficiale. “Il presidente Giampiero Niccoli, i vicepresidenti Giorgio Dini e Claudio Conticini, il direttore Generale Jacopo Silei, tutto il consiglio direttivo e lo staff tecnico della squadra Juniores con i Mister Sabj Lembo e Gabriele Caldieron, il DS Marco Panerai assieme al team Manager Emanuele Germinario e al preparatore Luca Montini del Fiesole calcio prendono totalmente le distanze dai fatti gravissimi ed incresciosi avvenuti fuori dal cancello del nostro impianto al termine della gara disputata” si legge.
“Un’azione violenta mossa da un gruppo di delinquenti – si legge ancora in conclusione di nota -. La società è vicina a tutta la ASD Rondinella Marzocco, specie ai giocatori che sono stati lesi in modo vergognoso e violento. La società si rende disponibile a collaborare al fine di andare infondo alla questione per identificare coloro che hanno scambiato un pomeriggio di sport per sfogare e sfociare in una delinquenza ingiustificata che è già al vaglio delle autorità competenti“.
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