Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato senza filtri sulla questione dell’Artemio Franchi di Firenze di cui non si hanno novità significative. Il primo cittadino del capoluogo toscano ha lanciato un appello nei confronti dello stato ai microfoni di RTV38.
Queste le parole di Nardella: “Purtroppo viviamo in un paese dove le opere pubbliche spesso non vengono portate in fondo e una volta tanto che c’è un’amministrazione capace di fare qualcosa non viene messa in condizione per realizzare un’opera pubblica. Queste risorse sono state sottratte alla città di Firenze e devono essere restituiti alla città: è stata trovata una soluzione per Venezia, a cui andranno ben 93 milioni. Non vedo perché non si possa fare lo stesso con Firenze. Nel frattempo non ci siamo fermati: sta andando avanti il progetto esecutivo ed abbiamo già 130 milioni di euro assegnati. Continuiamo a procedere con la progettazione esecutiva e dall’altro cerchiamo di trovare una soluzione con il Governo che ci consenta di avere quel finanziamento che ci era stato assegnato pochi mesi fa“.
Nardella ha poi proseguito: “Non bisogna dimenticare che questa opera pubblica riguarda un bene culturale che è stato vincolato dallo Stato e non dal Comune. Inizialmente noi avevamo sostenuto il progetto Commisso sullo stadio del Franchi, in seguito lo Stato ha vincolato lo stadio come monumento nazionale. Riteniamo perciò che sia giusto che intervenga lo Stato non solo per restaurarlo, ma anche per renderlo funzionale. Inoltre ritengo che quanto deciso in ambito europeo sia per Firenze un’ingiustizia. Ho garantito a Commisso tutta la collaborazione possibile”