“La base di tutto sono i risultati”. Paulo Sousa si presenta in conferenza stampa con le idee piuttosto chiare. In vista dell’anticipo di domenica 16 ottobre delle ore 12:30 tra Fiorentina e Atalanta, il tecnico dei viola ha analizzato il momento confrontando la rosa attuale con quella dello scorso anno: “Quando i risultati non sono uguali a quelli dello scorso anno ci sono i dibattiti. Bisogna rispettare e capire le opinioni diverse, alcune volte sono opinioni non guidate giustamente ma è importante che ci sia questa democrazia nel calcio. I numeri non fanno parte di una questione tecnica o tattica, io non devo ribattere ma devo solo chiarire le vostre domande con le mie risposte. Alcuni calciatori che lo scorso anno hanno giocato a livelli altissimi al momento non sono ancora arrivati alla forma top. Il nostro gioco adesso è molto più fluido, così come quello dei nostri avversari. Ilicic è tornato dalla Nazionale dopo una forte botta alla caviglia, oggi vedremo se lavorerà con noi. Sanchez e Vecino hanno ricominciato subito ad allenarsi con noi”.
Sulla sfida contro l’Atalanta, l’allenatore portoghese è conscio dell’importanza della stessa e dello spessore dell’avversario: “Tutte le sfide sono determinanti, perché ogni vittoria porta motivazioni. L’Atalanta è una squadra in salute, che ha fiducia. Gasperini organizza sempre molto bene le sue squadre, soprattutto in fase difensiva ed in contropiede. Domani dobbiamo trovare le soluzioni giuste per vincere la partita. Speriamo che le “marce” da cambiare, siano le migliori”.
Infine parole d’elogio per il direttore generale dell’area tecnica Pantaleo Corvino e sulle possibilità di vedere Bernardeschi come interno di centrocampo: “I punti di riferimento in una squadra sono molto importanti, il direttore ha un rapporto diretto con voi e questo serve per evitare le problematiche e per stabilizzare le cose: questo è molto importante. I risultati, come dicevo, sono importanti ma mi fa molto piacere che io, nonostante non sia stato una sua scelta, abbia ricevuto parole piacevoli da parte sua. Noi dobbiamo continuare a lavorare per aiutare la Fiorentina a vincere. Bernardeschi? Il suo gioco di spalle alla porta deve ancora crescere e credo che nella posizione di interno può far arrivare linee più basse in area: con le sue caratteristiche in quella posizione può far male. Anche lui però ha bisogno del suo tempo di maturazione. Dentro il suo talento ha bisogno di continuità competitiva, ma questa se la deve meritare. Noi crediamo molto in lui perché Federico ha le qualità per diventare un giocatore importante sia per la Fiorentina che per la Nazionale”.