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“Non abbiamo passato un periodo facile, ora che sono tornato a toccare il pallone molto meglio. Erano 60 giorni che non ci allenavamo insieme, non ho mai smesso di seguire gli allenamenti che ci dava il prof, ma era impossibile fare lo stesso carico di lavoro del campo. Il calcio e il pallone sono la mia vita”. Sono queste le parole di Gaetano Castrovilli a Radio Bruno, di seguito le dichiarazioni complete del centrocampista della Fiorentina:
SU INDOSSARE LA 10 – “Ogni volta che sento questo accostamento mi emoziono, conosco la storia di questa maglia e spero di onorarla al meglio. Se sono pronto? Penso, anzi: sono convinto di esserlo. Un modello di numero 10? Per stile di gioco Kakà , come idolo sicuramente Ronaldinho. Mi ispiro a numeri 10 da mezzali, faccio tesoro dei consigli che mi diede Croce a Cremona”.
SU AMRABAT – “Purtroppo non ci ho mai giocato contro, ma nei suoi occhi leggo una grande fame. Non vedo l’ora di conoscerlo. Sono pronto a tutto, l’importante è che ci siano le giuste precauzioni. Non voglio giocare con paranoie e timori, ma con il consueto sorriso sulle labbra. Il pericolo infortuni c’è, ma spero che la preparazione specifica che stiamo già facendo riesca nell’obiettivo di prevenirli”.
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SU MANCINI – “Se ci siamo sentiti? Sì, e anche con gli altri compagni per cercare di definire un programma di avvicinamento all’Europeo. Tengo molto alla Nazionale, per me è un vero e proprio sogno”.
SU RIBERY – “È un mago, sono molto felice che sia con noi. Ci è mancato tanto, nessuno può dire il contrario. Franck è un maestro ed è umilissimo, sempre pronto ad aiutarci con i suoi consigli”.
SULLA SUA MATURAZIONE – “La mia vita è cambiata rispetto a solo un anno fa, non me lo sarei mai aspettato. Solo vivendo pienamente il presente penso ci si possa godere cosa ci riserva il futuro. Questo periodo mi ha fatto riflettere e crescere tanto, spero sia stato così per tutti. Un errore che faccio spesso è non riuscire a cogliere il positivo dalle sconfitte, da quel punto di vista devo maturare: capire che soprattutto quelle fanno crescere”.
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