Circa tre ore in via Allegri “per incontrare il personale e stilare il programma delle questioni da affrontare”. Un discorso sincero perché “è fondamentale giocare di squadre”, poi l’annunciata nomina di Giovanni Malagò alla guida della Lega di Serie A. Questa la prima giornata di lavoro del commissario straordinario della Federcalcio Roberto Fabbricini, che al mattino ha salutato il gremito Salone d’Onore del Coni, “il mio mondo”, prima di tuffarsi nella nuova, complicata avventura. “È stato molto bello. Insieme al direttore generale (Michele Uva, ndr) abbiamo incontrato il personale e ho cercato di far capire quanto sia importante giocare di squadra – ha raccontato Fabbricini lasciando gli uffici della Federcalcio attorno alle 16 – Il menù è ricco, abbiamo delle urgenze ma dobbiamo evitare che incidano in modo negativo sul nostro lavoro. Sicuramente cominceremo dalla questione della squadra nazionale che a fine marzo deve giocare due partite”.
Le prime parole sul tema sono state pronunciate dal vice-commissario Alessandro Costacurta, uscito dagli uffici di via Allegri pochi minuti prima di Fabbricini: “Se ne avrà voglia, Luigi Di Biagio sarà il traghettatore – ha spiegato l’ex difensore del Milan – Poi vedremo cosa succederà, ma se vincesse 4-0 le prossime tre amichevoli probabilmente bisognerebbe pensarci su. E allora potremmo dover riflettere sull’allenatore dell’under 21”. Scenario complesso da immaginare, perché Costacurta avvierà i contatti con i candidati eccellenti, da Mancini a Conte passando per Ancelotti e Ranieri, ancor prima del 23 marzo, quando l’Italia scenderà in campo per affrontare l’Argentina in amichevole. “Mancini? Correte troppo, non c’è nulla in questo momento – ha sottolineato Fabbricini – Ora incontreremo Di Biagio, un’idea che non ci dispiace: stiamo cercando delle soluzioni perché non possiamo pensare che il prossimo ct della nazionale sia disponibile già da marzo”.
Il commissario non si è sbilanciato neppure su Conte (“Vuole rispettare il suo contratto triennale? Rispettiamo la scelta e ne prendiamo atto”) e ha commentato con una battuta le inopportune dichiarazioni del procuratore federale Giuseppe Pecoraro, che si è augurato lo scudetto del Napoli. “Ha detto così? Non male. Allora io posso dire che spero nella Roma?”, ha chiesto Fabbricini con un sorriso. Al Foro Italico, intanto, Malagò ha anticipato la sua annunciata nomina alla guida della Lega di A incontrando il sub-commissario Bernardo Corradi, con l’altro sub-commissario Paolo Nicoletti collegato telefonicamente. “Abbiamo creato una chat per parlare dei problemi della Serie A – ha rivelato il presidente del Coni, che domani partirà per la Corea del Sud dove tra una settimana si apriranno le Olimpiadi invernali – Dobbiamo cercare il prima possibile di dare delle risposte. La vendita dei diritti tv? Valuteremo bene se rimanere nell’ambito di un bando o procedere in altro modo”. La questione è prioritaria: oggi pomeriggio a Milano la commissione della Lega ha incontrato MediaPro, intenzionata ad alzare la già allettante offerta da 950 milioni di euro più royalties per i diritti tv del triennio 2018-2021. Lunedì arriverà l’ultima proposta della società spagnola e i club dovranno decidere se accettarla oppure rimettere in gioco gli altri operatori con un terzo bando. “Cercheremo di risolvere questa partita al più presto – ha dichiarato Corradi dopo l’incontro con Malagò – Il calcio italiano ha bisogno di ripartire per riconquistare quella credibilità che aveva fino a qualche anno fa”. La sfida del doppio commissariamento è lanciata.