Calcio

Figc, Mulé: “Dispiace per Gravina, ma bisogna cambiare”

Giorgio Mulè
Giorgio Mulè - Foto Fabio Cimaglia/IPA

“Gravina? Bisogna cambiare perché ci serve il cambiamento. Dopo vent’anni anziché fare le elezioni a settembre si è incominciato a riformare e si è riformato lo statuto grazie a quella battaglia che portò a quell’emendamento che riconosceva alla Lega Serie A un’equa rappresentanza. Quello è stato il calcio decisivo per avviare una riforma. Lo stesso Presidente Gravina lo ha ammesso”. Lo ha detto il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulé, a Radio Crc, parlando di Gabriele Gravina: “È un inizio ed è parziale. Vorrei che il calcio fosse un settore dove altri fattori non entrano. Mi dispiace che si parli degli arbitri perché c’è una maxi evasione fiscale conclamata agli internazionali. Mi dispiace che il presidente Gravina sia stato accusato di autoriciclaggio e coinvolto in un processo che dovrà affrontare. Ci tengo a dirlo, il primo obiettivo che tutti devono avere in coscienza propria deve essere quello di salvaguardare il bene delle istituzioni. Qualsiasi cosa può deviare da esso non fa il bene della federazioni. Ognuno si deve fare un esame di coscienza”.

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