“Non ho ancora sciolto le riserve sulla ricandidatura perché ci vuole qualcuno che ti candidi, quindi prima bisogna parlare con le componenti. Avvierò un confronto molto aperto, poi tirerò le somme. A prescindere dal nome, però, mi piacerebbe molto l’idea che ci sia un senso di grande unità . Ho la consapevolezza di avere numeri molto importanti”. Lo ha dichiarato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio federale odierno. Sempre in tema di elezioni, Gravina ha aggiunto: “La scelta non è legata alla certezza del risultato, che c’è. Il problema è capire se ci sono i presupposti non per conquistare il terzo mandato, ma perché si possa guidare la federazione con serenità e una progettualità prospettica di grande interesse per il calcio italiano. È una condizione che dipenderà molto dalla volontà politica delle componenti”.
Undici società di Serie A hanno chiesto alla propria Lega di non presentare ricorso contro il nuovo statuto della Federcalcio. “A mio avviso, finalmente sta prevalendo un atteggiamento di collaborazione e di buonsenso verso la tutela degli interessi generali del calcio italiano. Queste undici società , che mi auguro possano diventare venti, sanno benissimo che quello che la Serie A ha chiesto noi lo abbiamo riconosciuto”. E ancora: “Dopo aver concesso la piena autonomia, credo che la Serie A debba ritenersi soddisfatta, tenendo conto che questo non è il momento dello scontro ma di riflessione politica che implichi progettualità prospettiche – ha aggiunto Gravina -. Se non portiamo a casa quattro o cinque provvedimenti determinanti in termini di progettualità sulla sostenibilità del calcio, il calcio tra qualche anno vivrà un momento di implosione”.