Il presidente della Figc Gabriele Gravina è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per una lunga intervista, in cui il numero uno del calcio italiano ha ripercorso i primi due anni della sua presidenza guardando anche e soprattutto al futuro. “I tempi ci impongono la riforma dei campionati, ormai ci siamo e dare un senso e un contenuto all’idea di sostenibilità del calcio sarà una vera rivoluzione – ha affermato Gravina – Credo che si possa parlare di rinascimento del calcio per impegni, modi e contenuti del nostro lavoro.”
Parlando del periodo del lockdown e della sospensione del campionato, Gravina ricorda: “Quando la Francia ha chiuso il campionato ho avuto paura di dover abbandonare i tifosi e un intero progetto. E’ stato il periodo più buio e difficile della mia vita, è complicato avere la responsabilità di un sistema complesso come quello del calcio.” Parlando invece della Nazionale e del ct Roberto Mancini, il presidente federale mostra grande serenità: “Siamo in piena sintonia e c’è un contratto fino al 2022, cerchiamo entrambi di fare il bene del calcio italiano. Siamo pronti per gli Europei ma alcuni risultati importanti sono già stati raggiunti: penso alla risalita nel ranking mondiale con due anni di successi e il raggiungimento delle Final Four di Nations League. Si tratta di risultati davvero incredibili se pensiamo da dove siamo partiti.”