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“Non posso impedire una eventuale candidatura alternativa. Deciderò io per la mia candidatura. Se le componenti ritengono che un certo tipo di lavoro debba essere portato avanti, andrò avanti. Se dovessi percepire che non c’è condivisione sul percorso tracciato non ho nessuna voglia di ricoprire quel ruolo. Io metterò sul piatto della bilancia quello che èstato fatto per recuperare dignità non solo sotto il punto di vista delle competizioni sportive. Non capisco perché se l’Italia sbaglia con la Svezia Tavecchio deve andare via e invece quando le cose vanno bene deve esserci un’alternativa al presidente”. Così Gabriele Gravina, presidente Figc, su una sua possibile ricandidatura al prossimo quadriennio olimpico in vista delle elezioni fissate per il 22 febbraio 2021. “Candidati alternativi? Se qualcuno vuole cercare un sostegno vedremo chi sta da una parte e chi dall’altra. Le strumentalizzazioni fanno parte del gioco della vita. Non mi piacciono i leoni da tastiera, quelli che fanno i fenomeni sulle chat e che in sede istituzionale non hanno coraggio di dare il loro contributo. Con questa gente non posso avere rapporti” ha concluso Gravina.
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