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FIGC, Gravina: “Autonomia Serie A fatto epocale, vogliamo sistema più funzionale”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto Emmanuele Mastrodonato / IPA Sport / IPA

“Il consiglio è stato incentrato su un appuntamento già fissato da tempo per fare un altro passo in avanti sul progetto di riforma dello statuto, che presenteremo entro il 30 ottobre. Per quanto mi riguarda le proposte di altre componenti dovranno e potranno arrivare entro le 19.00 dell’1 novembre. Tutte queste proposte vanno al vaglio in assemblea il 4 novembre. Poi se in assemblea ci sarà la metà più uno la proposta verrà accolta e tutte le altre non potranno essere votate. Il clima è sereno e positivo soprattutto riguardo il confronto riguardo l’autonomia e dei pesi e delle rappresentanze. Vogliamo un sistema più funzionale e moderno nella ricerca di un nuovo equilibrio”. Queste le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina in conferenza stampa dopo il consiglio federale odierno. Con l’Assemblea Federale Straordinaria del 4 novembre alle porte, queste saranno le proposte di modifica statutaria che verranno discussa durante l’Assemblea: l’autonomia per l’organizzazione dei campionati di tutte le Leghe e quella gestionale all’Aia, il diritto d’intesa per la Lega A sule materie di sua specifica competenza e, infine, una nuova riformulazione dei pesi elettorali e delle rappresentanze in Consiglio Federale. “Ho voluto ricordare a tutto il consiglio federale la strategia con cui abbiamo operato nelle riunioni prima del consiglio. Il peso politico di allenatori e calciatori non può essere inferiore al 30% secondo le regole statutarie. Dobbiamo tenere conto quindi di una lunga serie di fattori, come i principi, le leggi dello stato. La nostra proposta mi sembra coerente sotto l’aspetto qualitativo e quantitativo. Il riconoscimento dell’autonomia della Lega A credo sia un fatto epocale. Siamo andati oltre la Premier League e tutto questo non esiste in nessun provvedimento di legge, dal momento che nel nostro paese non c’. Abbiamo esigenze tecniche legate ad un equilibrio tra i diritti del mondo dilettantistico e un blocco delle leggi su calciatori e allenatori. Gli arbitri non parteciperanno più alla parte politica, ma maggiore autonomia gestionale e tecnica. Abbiamo rilevato una criticità che riguarda la gestione delle attività annuali, in modo particolare mi riferisco alle licenze e il numero dei calciatori extracomunitari. Su questi aspetti bisogna ancora prendere delle decisioni. Abbiamo fatto una proposta, ma se non dovesse esserci intesa rimarrà la regolamentazione dell’anno precedente. Per quello che ho visto oggi in consiglio ho notato una larghissima maggioranza che condivide questo processo”, spiega Gravina. Bisogna ricordare che nel giorno dell’Assemblea, verranno discusse prima le proposte del presidente federale e, nel caso in cui non dovessero essere accolte, si andranno a discutere quelle delle altre componenti.

 

 

 

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