Calcio

Figc, Gravina: “Basta pensare a mondo del calcio come quello degli scemi ricchi e viziati”

Gabriele Gravina

“Quando ho accettato di candidarmi alla presidenza, c’è un aspetto fondamentale al quale ho voluto dare risalto: la rivoluzione culturale nel mondo del calcio. A me dispiace che ancora oggi qualche piccola scoria dobbiamo tenerla sotto controllo, c’è una vecchia logica nel considerare il mondo del calcio come quello degli imprenditori ricchi scemi e di viziati. E’ una delle più importanti industria del paese, al di là del suo valore anche socio economico”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina nel corso dell’evento SportLab per i 75 anni dalla fondazione di Tuttosport e Stadio, parlando del trattamento subito dal mondo del calcio in seguito all’emergenza coronavirus: “Il ministro Spadafora sa che ho contestato alcune scelte del Dpcm, abbiamo più di 800.000 giovani nel settore scolastico, questi bambini non possono fare allenamenti collettivi, sfido chiunque a dare un pallone a un bambino e dirgli di fare allenamenti individuali. Per ragioni mediche è anche la categoria meno a rischio. Non c’è una conoscenza approfondita delle reali dimensioni del calcio, bisogna cambiare approccio”.

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