Il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e la FIGC hanno firmato oggi, nella sala Paolo Rossi di via Allegri a Roma, un protocollo d’intesa che scadrà il 30 giugno 2026. L’obiettivo è quello di promuovere il calcio come strumento di inclusione, per abbattere ogni tipo di barriera e favorire la pratica sportiva delle persone disabili. Presenti all’evento, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il presidente del CIP Luca Pancalli, il presidente della DCPS Franco Carraro, il segretario generale della FIGC Marco Brunelli e il responsabile nazionale della DCPS Giovanni Sacripante. CIP e FIGC hanno iniziato a discutere di un protocollo d’intesa il 17 ottobre 2019, giorno in cui venne istituita la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. La Divisione vanta 4000 tesserati, 240 squadre e un calendario di circa 1200 partite in tutta Italia.
Nel documento odierno, le due realtà hanno stabilito un percorso strategico comune. Verranno messi a fattore comune il ‘know how’ e le competenze di ciascuna, per migliorare le opportunità nel mondo del calcio per persone che hanno subito un’amputazione o una lesione cerebrale. “Con la sottoscrizione di questo nuovo protocollo d’intesa – ha dichiarato Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico – la collaborazione fra il Comitato Italiano Paralimpico e la Federazione Italiana Giuoco Calcio compie un importante passo in avanti. Oggi, dopo un periodo di confronto, alcune categorie del calcio paralimpico – come il calcio amputati e il calcio per persone con cerebrolesioni – sono pronte a fare il loro ingresso nella grande famiglia del calcio italiano. Una novità che va nella direzione auspicata, ossia verso un’idea di sport senza differenze e senza barriere nel segno di un’unica grande passione. Un ringraziamento speciale va al presidente della FIGC Gabriele Gravina per aver abbracciato con entusiasmo questa idea progettuale, al presidente della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale Franco Carraro per il lavoro svolto in questi anni, alle federazioni paralimpiche coinvolte e in particolare la FISPES per la condivisione di questo percorso”.
“Oggi è una data storica, che si aggiunge a quella della firma del primo protocollo – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – perché l’attività della DCPS si amplia, abbracciando altre realtà nel campo della disabilità. Ringrazio Luca Pancalli e il CIP per la sensibilità e la disponibilità e soprattutto perché con la loro vicinanza ed esperienza ci hanno ispirati sin dall’inizio del percorso avviato nel 2019. ‘Il calcio è di tutti’ non è solo uno slogan, ma il messaggio concreto che la Federazione realizza quotidianamente attraverso un ampio e ambizioso programma di inclusione”.Un percorso comune che parte da lontano, come ricordato da Franco Carraro, presidente della DCPS: “I grandi risultati raggiunti dalla Divisione paralimpica della FIGC – ha detto Carraro – sono il frutto di un forte impegno e di una sensibilità che si è via via sviluppata in seno alla Federcalcio, dell’attività svolta insieme a tutte le componenti del pianeta calcio e della disponibilità e dalla lungimiranza sempre dimostrate dal presidente Pancalli. Per questo oggi diciamo insieme ‘avanti tutta’, per cercare di fare ancora meglio nel prossimo futuro. È quello che ci chiedono le famiglie, perché la pratica sportiva fa stare bene tutti i nostri ragazzi”.