“Un accordo di successione alla presidenza della Figc c’era ed era scritto. Sono deluso soprattutto da chi come Ulivieri sostiene fosse una scrittura privata. Candidarmi in un periodo così complicato lo ritengo un segnale di coerenza“. Queste le dichiarazioni del presidente della Lnd e candidato alla presidenza della Figc, Cosimo Sibilia. E ancora: “Fa male Ulivieri a non ricordare, è uno dei sottoscrittori insieme a coloro che rappresentavano il 73% della Figc – aggiunge Sibilia ai microfoni di Radio Punto Nuovo -. C’era il presidente della Lnd, il presidente della Lega Pro, il presidente dell’Associazione allenatori e il presidente dell’Aia. Non so se sono venuti meno al patto, ma io ricordo che quella fu una stagione particolare, perché eravamo nel commissariamento del Coni ed indicati come ribelli. Rispetto a tutto questo ci fu un accordo con un documento scritto, aspetto fiducioso”.
Poi la conclusione: “Del mio programma, evidenzio la possibilità di discutere sulle 100 società professionistiche: non permettono di far viaggiare tutto il sistema in tranquillità; c’è da evidenziare la questione della giustizia sportiva; parlare dell’impiantistica sportiva, in Italia ne siamo svantaggiati, anche in vista della prima gara degli Europei all’Olimpico”.