L’organo di governo del calcio mondiale, la Fifa, ha reso noti tutti gli sforzi fatti per garantire un approccio globale più congiunto alla lotta al razzismo, inclusa la creazione di un gesto standard con le mani incrociate che i giocatori possono utilizzare per comunicare un incidente razzista. La proposta “Global Stand Against Racism”, che secondo la Fifa è il risultato di un’ampia consultazione con giocatori e giocatrici di tutto il mondo, sarà presentata venerdì a tutte le 211 federazioni nazionali al Congresso Fifa di Bangkok.
Il primo “pilastro” della proposta prevede che il razzismo diventi un reato specifico in tutte le associazioni, oltre a codici disciplinari su base obbligatoria che dovrebbero prevedere norme specifiche e severe sanzioni, comprese le partite perse a tavolino. Invita, inoltre, tutte le federazioni ad adottare, in caso di comportamento razzista da parte degli spettatori, la procedura in tre fasi, secondo la quale le partite vengono sospese due volte con l’avviso di cessare il comportamento e abbandonate in caso di ulteriore reiterazione del comportamento.
La Fifa vuole anche introdurre un ‘gesto standard globale‘ che i giocatori potranno utilizzare per segnalare che si è verificato un gesto o una insulto razzista incrociando le mani all’altezza dei polsi. La federazione mondiale chiede inoltre che il razzismo sia riconosciuto come reato penale anche nelle giurisdizioni nazionali (quindi non solo a livello sportivo) e che si proceda con sanzioni severe nei paesi in cui costituisce già un reato. La Fifa e le sue associazioni affiliate promuoveranno e svilupperanno strumenti educativi nel tentativo di “fornire un futuro libero dal razzismo” e sarà istituito un comitato antirazzista per monitorare e fornire consulenza sui progressi dell’iniziativa complessiva.
Qui la nota della Fifa: ”È giunto il momento che il calcio si unisca per impegnarsi inequivocabilmente come comunità globale ad affrontare la questione del razzismo nel gioco. Dato che i giocatori sono spesso le vittime principali di questo atto atroce, la Fifa ha intrapreso, nel corso degli ultimi mesi, un ampio processo di consultazione con giocatori attuali ed ex, uomini e donne, provenienti da tutto il mondo, e tra tutti gli appassionati per creare un cambiamento. La proposta è stata sostenuta all’unanimità dal Consiglio Fifa nella riunione di mercoledì”.