
Michel Platini - Foto Antonio Moniaci/IPA Sport
Il pubblico ministero del processo d’appello contro l’ex presidente della Fifa Joseph Blatter e l’ex presidente della Uefa Michel Platini ha chiesto una condanna di un anno e otto mesi con la condizionale per i due ex dirigenti del calcio internazionale. L’accusa rimane la stessa: la Fifa sarebbe stata truffata per una somma di due milioni di franchi (circa 2 milioni e 125 mila euro). Durante una lunga udienza di tre ore davanti alla Corte d’appello straordinaria del Tribunale penale federale a Muttenz, il procuratore Thomas Hildbrand ha ribadito che la Fifa non aveva previsto alcun compenso per i presunti servizi di consulenza forniti da Platini all’organizzazione calcistica mondiale.

La difesa di Blatter e Platini
Blatter e Platini, tuttavia, sostengono che il pagamento del 2011 sia legato proprio a una consulenza che ‘le Roi’ avrebbe fornito alla Fifa tra il 1998 e il 2002. In particolare, l’ex campione francese della Juventus aveva fatturato quattro rate da mezzo milione di franchi, ciascuna per il suo lavoro di consulente. “Non si tratta di un giallo, ma di un procedimento penale“, ha sottolineato Hildbrand, ricordando che i due milioni di franchi furono versati a Platini nel 2011.
Il procuratore federale ha rigettato la tesi difensiva, sostenendo che Platini avrebbe presentato la richiesta di pagamento oltre otto anni dopo, quando, secondo lui, non vi era una necessità immediata di denaro. Il dibattimento proseguirà fino a giovedì. In prima istanza, quasi tre anni fa nel luglio del 2022, il Tribunale penale federale di Bellinzona aveva inizialmente assolto Blatter e Platini, applicando il principio “in dubio pro reo”.