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Se la situazioni i Italia resta complicata, le isole Faer Oer possono sorridere, non soltanto perché, secondo gli ultimi dati Oms, non ci sono stati morti per il Coronavirus, ma anche per il fatto di essere il primo campionato di calcio a ripartire tra le federazioni Uefa sabato 9 maggio. La massima serie delle Far Oer, dunque ripartirà con due mesi di ritardo e con degli importanti divieti per i calciatori come quello di sputare a terra o pulirsi il naso. Il protocollo è già stato definito, con le partite che si disputeranno a porte chiuse. Ognuno dovrà avere una propria bottiglia personale e tutti dovranno lavarsi le mani prima e dopo la partita, mentre prima del calcio d’inizio sarà disinfettato anche il pallone. Ogni squadra dovrà avere a disposizione due spogliatoi.
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L’Italia conosce bene il territorio, poiché vi ha disputato due partite contro una rappresentativa di dilettanti, tra i quali c’è anche un italiano, Sebastian Avanzini, che milita nel Klaksvik. I calciatori locali sono per la maggior parte carpentieri, manovali e maestri di scuola. Tarancon è uno di questi e rilasciato delle dichiarazioni in merito al ‘Mundo Deportivo’: ” Qui ancora si seguono molte precauzioni, ma stiamo tornando alla normalita’. Da lunedi’ scorso, 20 aprile, hanno riaperto le scuole, e adesso possiamo di nuovo allenarci tutti insieme. In realta’ lo avevamo fatto anche nelle scorse settimane, ma solo a gruppi di cinque. Le regole in campo? Ci adattiamo, perche’ la salute viene prima di tutto, ma giocare a calcio e’ sempre bellissimo”.
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