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Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, ha parlato a margine della presentazione degli Europei di pallavolo, in merito alla candidatura congiunta Italia-Turchia per gli Europei di calcio del 2032. “Non mi aspettavo questa soluzione, comunque è stata frutto di una scelta della Figc e della consorella turca, penso che, se la Uefa deciderà di procedere in questo senso, credo sia una organizzazione, per quanto distinta, con dei grandi significati. Il Mediterraneo credo abbia bisogno di occasioni di collaborazione, confronto costruttivo e pacifico e lo sport può essere un ambasciatore formidabile”.
Poi ha proseguito: ”Una decisione che dimostra che l’Italia non ce la fa da sola? Non credo sia stata una scelta di retroguardia e frutto di una valutazione e presa di coscienza di debolezza, altrimenti dall’altra parte dovremmo pensare che la Turchia abbia accettato di fare un passo indietro essendo consapevole invece dei suoi fattori di forza. Credo che possa avere un significato non solo di carattere sportivo e sociale ma anche umanitario. Il Mediterraneo ha bisogno di segnali di collaborazione, dialogo di questa natura che vanno ben oltre la dimensione sportiva”.
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