Le urne turche sono agrodolci per la Capitale. Roma e Lazio hanno conosciuto a Istanbul il proprio cammino sulla strada verso la fase a eliminazione diretta di Europa League, e il sorteggio non è stato proprio clemente nei confronti della squadra di Mourinho, mentre Sarri può ritenersi soddisfatto. I giallorossi sembravano poter esultare per aver pescato, loro che erano testa di serie, il Ludogorets dalla seconda fascia, praticamente la peggiore inserita in questa urna. Poi, però, dall’esaltazione si passa a un’amarezza, perché nello stesso girone, gruppo C, c’è anche il Betis Siviglia, due vittorie su due in Liga, squadra molto esperta e pericolosissima in chiave primo posto. Già, perché da due anni ormai è solo il primo posto a qualificare direttamente per gli ottavi, mentre la seconda (non pensiamo che Helsinki possa dare fastidio ai capitolini) deve passare per il temuto spareggio contro le terze che vengono paracadutate dalla Champions. Assolutamente da evitare, sia per le difficoltà delle partite, sia per riposare un po’ di più e potersi concentrare in quella fase sul campionato. In ogni caso, la Roma vista tra fine altro campionato e questo può tranquillamente finire in testa al gruppo, a patto di non fare turnover in modo massiccio e incontrollato, e di trovare tregua sul fronte infortuni.
Può sorridere abbastanza la Lazio, perché se il Feyenoord sicuramente è un’ottima squadra, ma non all’altezza dei biancocelesti, le altre due del raggruppamento, Midtyjlland e Sturm Graz, difficilmente possono inserirsi per i primi due posti. E allora, con la consapevolezza che superare il girone non è un problema, bisognerà giocarsi tutto con gli olandesi per chiudere al primo posto e rendere più breve e appetitoso il cammino verso la finale, che può essere un grande obiettivo per questa squadra che vuole uscire dalla sua comfort zone.