Tutto facile per un Milan che nel 2024 continua a viaggiare alla velocità giusta. Con una prestazione che viene lievemente sporcata soltanto dagli ultimi minuti gestiti non benissimo, i rossoneri schiantano per 3-0 il Rennes e così mettono un piede e trequarti agli ottavi di Europa League, il vero grande obiettivo stagionale visto che la qualificazione alla prossima Champions dal campionato è ormai blindata e il primo posto difficilmente pensabile. Doppio Loftus-Cheek, sempre più trascinatore da trequartista anomalo, poi il ritorno al gol di Rafa Leao, che prova a dare un calcio al suo momento no in chiave realizzativa e segna con una bella giocata che impreziosisce la sua prestazione e soprattutto indirizza la qualificazione. Tre gol da rimontare per i francesi che hanno giocato non male davanti, ma che dietro hanno ballato tantissimo e hanno dimostrato difficoltà di tenuta: sembra impossibile, anche se dalle parti del Diavolo è giusto fare gli scongiuri.
Il primo tempo è ben giocato in chiave offensiva da parte del Milan: folate con cui si va vicinissimi al gol, c’è la traversa di Leao su tutte, predominio del gioco, il Rennes che quando può ci prova ma non impensierisce la retroguardia rossonera. E poi, con gli inserimenti di questo Loftus-Cheek, è tutto più facile: prepotenza fisica, fiuto del gol, abilità nel gioco aereo, è proprio l’inglese l’uomo in più della svolta del Milan 2.0 dopo il tremendo novembre che ha di fatto compromesso il campionato. L’1-0 arriva sull’asse con Florenzi, proprio come contro il Bologna. Nel secondo tempo RLC fa copia-incolla e trova il raddoppio, il suo bis fa sciogliere ulteriormente il Milan, che poi trova il tris grazie a Rafa Leao, abile nel calciare a giro sullo spigolo dell’area di rigore, tornando a sorridere dopo un periodo non eccelso. L’unico neo rossonero è nel finale: qualche occasione di troppo concessa a un Rennes comunque poco convinto. E sette vittorie e due pareggi in campionato nelle ultime nove, più stasera questo successo netto e convincente: la squadra di Pioli corre e non si mette limiti. E rispetto a un paio di mesi fa, sembra essere passata un’era geologica.