Quando la Roma ha iniziato a parlare di Saud Abdulhamid con l’Al Hilal, Daniele De Rossi ha digitato il numero del Ct saudita Roberto Mancini e gli ha chiesto un parere, ricevendo in risposta un feedback che definire positivo è un eufemismo. Oggi De Rossi e Mancini non sono più al loro posto, ma Saud stasera in Europa League contro il Braga proverà per la prima volta a tentare di scardinare la gerarchia della fascia destra giallorossa, che al momento è nelle mani di Zeki Celik. “Mancini e il suo staff vedono un futuro campione in lui – aveva detto De Rossi -, dobbiamo lavorarci tatticamente e tecnicamente, ma ha il motore che ci serviva. Va veramente veloce, dobbiamo metterci qualche nozione tattica ora. Un ragazzo solare, sorridente, positivo”. La sintesi si è vista sabato scorso contro il Lecce. Saud ha prima commesso un fallo da rigore sbagliando l’esecuzione della diagonale difensiva in chiusura su Coulibaly, ma ha successivamente dato vita ad una prestazione ordinata, impreziosita dall’assist del 3-1 per Pisilli.
Celik ha recuperato dopo la contrattura subita contro i salentini, ma stasera Ranieri concederà la prima chance da titolare all’Olimpico (la seconda in assoluto) al primo calciatore saudita del calcio italiano, che ieri sui social ha celebrato la notizia dell’assegnazione del Mondiale 2034 alla federazione del suo paese: “Un sogno diventato realtà”. In Qatar nel 2022 si tolse la soddisfazione di battere l’Argentina, futura vincitrice, da titolare e dimostrò di poter giocare sia da terzino a quattro che da quinto in un modulo a tre dietro. Stasera agirà da esterno nel 3-4-2-1 e vicino a lui ci sarà Gianluca Mancini: “Il mister mi ha chiesto di aiutarlo e di parlargli in campo”, aveva confessato il difensore dopo il 4-1 al Lecce. Quel che è certo è che, come si è visto nell’esultanza del gol di Pisilli, lo spogliatoio ha accolto bene il 25enne saudita e fa il tifo per lui. Ci sono imperfezioni da limare, ma è evidente che quella velocità possa rappresentare una risorsa più che preziosa. A mesi di distanza dall’addio, Roberto Mancini e Daniele De Rossi sperano di vincere questa scommessa.