La Roma vince, non convince più di tanto, ringrazia il Var per l’annullamento surreale del gol del 2-2, bellissimo del papuano trapiantato in Finlandia, ma all’estremo nord in qualche modo porta a casa una vittoria utile per poter avere ancora il destino nelle proprie mani nel girone di Europa League. Il primo posto è andato, con merito al Betis, il secondo è ancora alla portata, anche se bisognerà battere l’ostico Ludogorets all’Olimpico. Un pareggio non può bastare, perché all’andata, in una partita incredibile, vinsero gli avversari in extremis, per questo serve tutta la spinta dei tifosi, che già stasera in casa dell’HJK hanno dimostrato grande vicinanza riempendo in massa i settori dedicati. L’ultimo sforzo per proseguire il cammino in coppa, appuntamento alle 18.45 di giovedì prossimo: la sensazione è che possa essere un match spartiacque per la stagione un po’ altalenante della squadra di Mourinho.
Sul sintetico Mourinho lancia dal 1’ Volpato al posto dello squalificato Zaniolo. La prima occasione è per i padroni di casa. Sugli sviluppi di un corner, Hoskonen prende il tempo a tutti e di testa impegna Rui Patricio. Al 21’ la Roma sfiora il gol con la specialità della casa: da corner Cristante anticipa il diretto marcatore sul primo palo e di testa colpisce la traversa. Al 24’ giallorossi ancora pericolosi: El Shaarawy sfonda sulla sinistra e scarica, Volpato col tacco apparecchia per Pellegrini ma il capitano della Roma è murato da Peltola all’ultimo. Scalda i motori anche Abraham che dalla sinistra rientra sul piede forte e calcia, ma Hazard risponde presente.
Al 28’ Cristante va in gol di testa da corner, ma la rete è annullata col var per un fuorigioco attivo di Volpato. Lo 0-1 è rinviato al 42’. Pellegrini si incarica di un calcio di punizione e disegna un cross in area dalla trequarti, Abraham svetta di testa e si sblocca dopo nove gare a secco. Ad inizio ripresa l’Helsinki pareggia. L’imbucata centrale di Lingman premia l’ex Chievo Hetemaj che in area fredda Rui Patricio. Al 62’ la Roma però torna avanti: El Shaarawy rientra sul destro e calcia, Hoskonen mette il piede e devia nella propria porta. Un minuto dopo ci prova Pellegrini dalla distanza con un mancino che sfiora il palo.
Al 76’ si riaffaccia l’HJK con un tiro del neo entrato Boujellab ma Rui Patricio blocca in due tempi. Bisogna aspettare il 77’ per i primi cambi di Mourinho. Dentro Shomurodov, Bove e il giovane Faticanti. Al 79’ c’è lo splendido 2-2 dell’Hjk Helsinki: la firma è di Browne che si coordina dalla lunga distanza e trova l’incrocio. Ma il var richiama l’arbitro per un fallo precedente di Abubakari su Cristante. Non c’è il gol. E Mourinho trova tre punti che servono più per il morale che per la classifica.