“La Real Sociedad è un’ottima squadra, è difficile trovarle dei punti deboli. Alguacil é un bravissimo allenatore, la squadra è organizzata sia dal punto di vista difensivo che offensivo e i giocatori sono tecnicamente molto bravi. E’ una squadra di qualità, non si può dire che siamo stati fortunati nel sorteggio. Ma è un’Europa League di qualità quest’anno, non sarebbe stato facile in ogni caso. Sono però sicuro che loro guardano a noi con lo stesso rispetto”. Josè Mourinho, allenatore della Roma, parla così alla vigilia della gara d’andata degli ottavi di finale di Europa League contro la Real Sociedad.
“Oyarzabal è molto bravo, ma c’è molto altro nella Real Sociedad – prosegue il tecnico sugli avversari –. Ci sono giocatori di ottimo livello, ma la cosa più importante è come giocano di squadra. Sono molto bene organizzati in difesa e in attacco non vivono solo della qualità dei giocatori, ma hanno un’organizzazione propria. Possono cambiare modulo con facilità a seconda delle necessità. Una bellissima squadra, a cui faccio i complimenti”.
Sul momento di Tammy Abraham, lasciato in panchina sia contro Cremonese che Juventus: “Abraham è un giocatore di squadra, lo era l’anno scorso e lo è quest’anno. Domenica era in panchina e festeggiava un gol sotto la curva come se avesse segnato lui. Questo è l’Abraham di cui abbiamo bisogno. Può fare più gol e arrivare ai numeri della scorsa stagione, ma l’importante è che sia utile per la squadra. In quei 15 minuti contro la Juventus mi è piaciuto molto. Sia lui che Belotti stanno bene e hanno fatto un buon lavoro. Questo mi aspetto da loro, che lavorino bene per la squadra. Per me è sufficiente”.
Sulla mancanza di continuità quando ci sono impegni ravvicinati: “Abbiamo uno staff di grande qualità, dal punto di vista fisico facciamo un grande lavoro. Poi non passiamo cambiare il DNA dei singoli. Ci sono giocatori che possono giocare più partite in una settimana e altri che invece soffrono questo aspetto. Secondo me più dal punto di vista mentale, ossia la capacità di giocare ogni partita con il giusto atteggiamento e pressione verso la vittoria. Abbiamo giocato ottime partite quest’anno e ottenuto risultati contro Inter, Juve, anche il pareggio col Milan. C’è stata una crescita, ma ovviamente la continuità manca ancora”.
Su Dybala: “Paulo ha trovato qui un gruppo molto empatico, sente l’amore dei tifosi. Io cerco di aiutarlo nella gestione fisica, con un passato ricco di infortuni. Ha le motivazioni giuste, si sente importante e lo è per noi. Un ragazzo straordinario, umile, semplice che merita tutto questo affetto”.
Infine, il tecnico parla anche della vicenda – ancora in corso -, con Serra: “In panchina contro il Sassuolo? Non parlo finché non è finito il processo. Poi non avrò problema a rispondere a un paio di domande. Ma per il momento è corretto non dire nulla e aspettare in modo tranquillo”.