Per la terza stagione consecutiva Roma e Feyenoord sono pronte ad una nuova resa dei conti e la squadra di Arne Slot deve far visita allo stadio Olimpico per la quarta volta negli ultimi 18 mesi (prendendo in considerazione anche gli impegni con la Lazio). Più nel complesso è il quarto precedente tra giallorossi e olandesi negli ultimi dieci anni, anche se sono solamente tre i superstiti del primo incrocio, nel 2015: Leandro Paredes insieme a Daniele De Rossi, oggi allenatore, e Rick Karsdorp, che all’epoca difendeva ancora i colori della squadra di Rotterdam. Fin qui la Roma ha sempre sorriso contro i rivali olandesi e la squadra giallorossa vuole dare continuità alla tradizione positiva. Il match di ritorno del playoff di Europa League – in programma alle 21:00 allo Stadio Olimpico – vedrà le due squadre ripartire dall’1-1 dell’andata, quando Lukaku rispose al vantaggio iniziale di Paixao al De Kuip. All’Olimpico sono attesi più di 67.000 spettatori, record stagionale di presenze, con il settore ospiti (trasferta vietata agli olandesi) riservato per l’occasione al pubblico di casa. L’ambiente insomma sarà quello delle grandi occasioni, come negli ultimi anni in Europa. Pochi dubbi per De Rossi che conferma la fiducia tra i pali a Mile Svilar, con Karsdorp, Mancini, Llorente e Spinazzola che formeranno la linea difensiva. A centrocampo tocca a Cristante, Paredes e Pellegrini, mentre Bove è squalificato. Sul fronte offensivo spazio a Dybala, El Shaarawy e Lukaku. Quello del belga è stato il primo gol incassato dal Feyenoord dopo cinque clean sheet consecutivi. Numeri che testimoniano il buon momento di forma degli olandesi, che ritrovano anche alcuni elementi preziosi, su tutti Timber, Geertruida e Gimenez (che partì dalla panchina nel primo match). Ancora assenti altri due titolari come il portiere Bijlow e il difensore Trauner. Spazio a Wellenreuther tra i pali con Geertruida, Beelen, Hancko, Hartman in difesa. Poi Wieffer, Zerrouki, Timber a supporto di Stengs, Gimenez, Paixao. Nomi ormai conosciuti in un Olimpico tutto giallorosso e pronto ad ospitare quella che ha sempre più le sembianze di una classica europea.