
Claudio Ranieri, Roma - Foto Fabrizio Corradetti/IPA Sport
“Il profilo del futuro allenatore? Stiamo cercando uno bravo. Speriamo di non sbagliare“. Lo ha detto il tecnico della Roma, Claudio Ranieri in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Braga in Europa League, parlando della scelta sull’allenatore che guiderà la squadra giallorossa nella prossima stagione. E sul futuro ruolo da dirigente: “Mi sto impegnando 50% e 50%. Ho dei giocatori meravigliosi che mi lasciano una certa serenità nel poter pensare anche al futuro. Con la proprietà e Ghisolfi stiamo pensando a tutto: al presente e al mercato. Il futuro allenatore oggi non è la priorità, ci stiamo pensando, non posso negarlo, ma non siamo ancora entrati nelle specificità su chi e come. Ci pensiamo e ci aggiorniamo: questo è importante“, ha aggiunto l’allenatore. “Ho recuperato tutti, tranne Cristante. Dovbyk e Celik sono a disposizione“, spiega poi Ranieri in vista dell’incontro con il Braga. “Soulè è il futuro – ha detto sull’attaccante argentino -, dopo un anno meraviglioso è arrivato alla Roma e pensava di fare le stesse cose. Ma ora gli avversari lo conoscono e anche il cambio di squadra ha pesato. Io e il club contiamo molto su di lui e cercheremo di tirargli fuori il meglio che ha dentro di sé”. Su Pellegrini: “Non ci ho ancora parlato sotto l’aspetto contrattuale e non so cosa voglia fare in futuro, ma è un ragazzo che merita e lo vedo più sereno. Questa è la cosa più importante, si sta allenando bene e sta ritrovando la sua autostima“, ha aggiunto Ranieri.
Insieme a Ranieri, presente in conferenza stampa anche Alexis Saelemaekers: “Che il mio ruolo sia dentro il campo, fuori o quinto non importa, gioco dove posso aiutare la squadra. Ora serve prendere i punti, le mie prestazioni e il mio ruolo passano in secondo piano. Io mi sono trovato subito bene nella Roma, come una famiglia – ha spiegato -. Il mio futuro? L’importante per me è giocare a calcio, quello che succederà dopo non dipenderà solo da me. Ora l’importante è la Roma, ma spero di essere un protagonista della stagione“. Sul clima nello spogliatoio: “L’aria non è mai cambiata da inizio stagione, c’è voglia di lavorare duro. Poi è successo quello che è successo, ma noi giocatori siamo sempre stati professionisti dando sempre tutto”.