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“L’Europa League l’abbiamo persa prima, oggi dovevamo vincere e sperare. Ma in tutta la fase a gironi siamo stati altalenanti, in un paio di partite potevamo ottenere qualcosa in più ma siamo fuori meritatamente”. Così il difensore della Lazio Francesco Acerbi commenta l’eliminazione dei biancocelesti dalla competizione europea, dopo la sconfitta con il Rennes in Francia che l’ha definitivamente condannati. “Conta più il campionato? No è solo una sensazione, ci tenevamo a passare il turno in Europa League. In Serie A stiamo andando alla grande – ha detto il centrale ai microfoni di Sky Sport – ma siamo solo a un terzo del campionato. È stata una Lazio un po’ a due facce. Ripartiamo e recuperiamo, perché c’è il Cagliari, una partita simile a questa e poi la Supercoppa con la Juventus”.
L’ex difensore del Sassuolo ha analizzato con lucidità la brutta prestazione offerta questa sera dalla squadra di Inzaghi: “L’approccio è stato sbagliato così come la mentalità. Il Rennes, aggressivo, ha strameritato la vittoria. Volevamo fare le cose ma non ci riuscivano, forse è mancato quel pizzico di cattiveria che hanno avuto loro per vincere la gara e continuare a vincere. La sconfitta deve essere un segnale – ha sottolineato Acerbi – per fare un esame di coscienza: ogni gara va fatta al massimo, non lo abbiamo fatto. Poco conta l’altra partita del gruppo, non può essere una scusa. Serve crescita in ognuno di noi: dobbiamo guardare queste partite per crescere, la mentalità deve essere sempre quella vincere”, ha infine concluso il difensore biancoceleste.
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