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Ad Atene l’Olympiacos vince 3-1 sul Milan e ottiene il passaggio del turno a discapito dei rossoneri. È l’Olympiacos ad essere giustamente la protagonista del match: cerca la vittoria che le serve per ottenere il passaggio del turno. Il Milan cerca di ripartire, ma senza fortuna. Nel secondo tempo inizia la vera gara: a meno di mezz’ora Cisse segna il gol dell’1-0, che cambia totalmente il discorso. Gli spazi si aprono e la gara diventa un’altra: ad azioni pericolosissime della formazione greca rispondono azioni importanti dei giocatori di Gattuso. Raddoppia però l’Olympiacos con deviazione di Zapata nella rete difesa da Reina. Risponde poi proprio Zapata che di testa mette la palla in rete (anche se di poco). All’80’ si riapre di nuovo tutto con il rigore di Fortunis.
Reina 5.5
Si mostra insicuro nelle uscite e da ciò arrivano delle azioni importanti per la squadra greca. Però bravo alla fine del primo tempo sulla punizione e nel secondo tempo prima dell’intervento di Zapata. Non può nulla sui gol dell’Olympiacos.
Calabria 5.5
Fa il mestiere che gli viene meglio: si sovrappone all’esterno quando la formazione rossonera si fa vedere in attacco, perciò specialmente nella seconda frazione di gioco.
Abate 4.5
Non è un difensore e oggi lo chiarisce: sul salvataggio di Zapata è suo l’errore di lasciare l’attaccante da solo davanti a Reina. Causa anche il rigore che porta la squadra greca sul 3-1, anche se dubbio.
Zapata 6.5
Ciò che fa Zapata nel secondo tempo può essere la definizione di quando un salvataggio vale quanto un gol: interviene due volte sull’attaccante dell’Olympiacos. Passano nove minuti e una sua deviazione in rete sembrerebbe condannare il Milan. Ma ancora lui, da protagonista di questo match, segna la rete che mette di nuovo tutto al suo posto.
Rodriguez 6
Al contrario di ciò che è stato detto su Calabria, si dedica alla fase difensiva, dovendo il Milan subire meno gol possibile. Quest’anno si dimostra l’elemento vincente dell’11 titolare rossonero. (85’ Halilovic s.v.)
Castillejo 5
Il suo è il grande errore: su sviluppi di calcio d’angolo è distratto e lascia solo l’uomo che serve il pallone per Cisse. È vittima dell’ira di Gattuso perché si dedica troppo alla fase difensiva e lo fa anche piuttosto male.
Kessie 6
Fa quello che può. È un giocatore che si sacrifica tanto per la causa: cura insieme ai difensori la fase difensiva, poi però da supporto agli attaccanti nelle situazioni di ripartenza.
Bakayoko 5.5
Fa da scherno alla difesa rossonera che con il passare dei minuti soffre sempre di più. Subisce soprattutto nel secondo tempo, dove viene spesso anticipato.
Calhanoglu 5
Nel nuovo schema rossonero è l’esterno di sinistra di centrocampo. Si vede a fasi alterne, ma nella maggior parte dei casi fa il trequartista che si muove dietro le due punte. Il Calhanoglu dello scorso anno sarebbe servito molto questa sera.
Cutrone 6
Ancora in coppia con il Pipita, è l’eterno lottatore della formazione di Gattuso, a imitazione proprio del suo allenatore. Nel secondo tempo il Milan parte in contropiede e crea qualche occasione. (77’ Laxalt s.v.)
Higuain 5.5
Alla ricerca disperata del gol, che manca da troppo tempo per un attaccante come lui. Però dal minuto 45 in poi lui e Cutrone creano pericolose occasioni da gol. Peccato che non arrivi il gol, molto utile in questa circostanza.
All. Gattuso 5
Il Milan doveva cercare di difendere il risultato, ma qualcosa non va. I due esterni di centrocampo non funzionano e la difesa, complice un centrocampo povero di numero, appare distratta.