“L’importante sarà non subire gol” aveva fatto intendere mister Inzaghi alla vigilia ma bastano 22 minuti per far materializzare l’incubo nei panni di Ben Yedder che insacca da due passi. Basta un gol al Siviglia per portare a casa l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League e a costringere la Lazio all’impresa in terra spagnola nel ritorno. Un match sottotono, condizionato dalle assenze di Immobile e Milinkovic-Savic, quello dei biancocelesti che vanno sotto e non riescono a reagire, schiacciati dal possesso palla del Siviglia al quale basta il minimo sforzo per uscire indenni all’Olimpico e con la porta immacolata; al ritorno servirá un’altra Lazio per accedere agli ottavi di Europa League.
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LAZIO (3-5-2)
Strakosha 6 Incolpevole sul gol, non corre quasi mai pericoli. Una serata tranquilla se non fosse per Ben Yedder che si materializza davanti a lui bucandolo con un tocco da zero metri.
Bastos 6 Nessuna sbavatura anche se qualche volta si fa trovare fuori posizione rimediando con la corsa. Una prestazione tutto sommato sufficiente interrotta dall’infortunio che lo leva dalla contesa.(Dal 57′ Luis Felipe 6: entra e dopo poco deve chiudere in scivolata su una conclusione a botta sicura. Risponde sempre presente facendosi trovare pronto ad ogni chiamata)
Acerbi 5,5 Una partita da dottor Jekyll e mister Hyde. Perde l’uomo in marcatura, Ben Yedder gli gira alle spalle trovandolo impreparato e condannando i biancocelesti a una rete che in chiave qualificazione é pesantissima. Peccato perchè nella prima parta aveva giganteggiato.
Radu 5,5 Non stringe in occasione del gol facendosi trovare impreparato al pari del compagno di reparto. Troppo falloso, non fornisce la sicurezza necessaria ai suoi.
Marusic 5,5 Ha sui piedi l’occasione che può valere una stagione, ma è l’uomo sbagliato al posto giusto: il suo piattone destro passa tra le gambe del portiere ma è troppo debole per superare la linea. Alterna qualche discesa importante, soprattutto nel primo tempo, a lunghi periodi di assenza.
Parolo 6 Inizia bene, finché regge cerca di inserirsi con continuità nelle maglie della difesa avversaria creando anche qualche grattacapo. (Dal 46′ Cataldi 5,5: prova a velocizzare la manovra giocando a due tocchi, ma perde qualche pallone di troppo)
Leiva 6 Difficile vederlo sbagliare anche contro avversari blasonati. Cuce il gioco e distrugge quello avversario, una prestazione da leader vero in una serata complicata per i biancocelesti.
Luis Alberto 5,5 Prova sempre il colpo ad effetto sbagliando troppo. Si sacrifica e rincorre gli avversari ma perde lucidità nell’ultimo passaggio. (Dal 44′ Durmisi 5,5: troppo timido, con la Lazio sotto di un gol dovrebbe spingere un po di più ma si preoccupa soprattutto di non prenderle)
Lulic 5,5 L’impegno non gli manca, ma non può essere sufficiente. Corre per due e non si risparmia sia in avanti che in copertura perdendo però lucidità.
Correa 6 L’unico a cercare di dare quel qualcosa in più per superare un avversario ostico come il Siviglia. Accelera, sgomita e fa a sportellate, non proprio le sue qualità migliori, ma almeno ci mette la grinta.
Caicedo 5 Stavolta il killer instinct dimostrato contro Frosinone ed Empoli rimane nello spogliatoio.Troppo isolato, ma anche troppo rinunciatario. Un solo tiro in tutto il match non può essere sufficiente.
All.Inzaghi 5,5 Deve rinunciare a Immobile e Milinkovic-Savic, poi prima dell’intervallo perde anche Luis Alberto. Quando si gira in panchina non trova granché, ma dalla sua Lazio ci si aspettava almeno un atteggiamento più arrembante.