Europa League

Napoli-Leicester, Spalletti: “Incomprensibile che si giochi di pomeriggio. Andiamo oltre le assenze”

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

“Per me l’unico vero problema del quale mi devo occupare è quello dei valori morali dei giocatori e dell’energia che devono esprimere quando vanno in campo e quando le cose non vanno bene. Da questo punto di vista i miei calciatori sono in salute e non devo andare a cambiare niente. Dobbiamo mantenere la testa lucida e riuscire a riconoscere le potenzialità che abbiamo ancora”. Lo ha detto l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, in conferenza stampa alla vigilia del match da dentro o fuori contro il Leicester: “La gara contro l’Atalanta l’abbiamo fatta in maniera corretta. Non dobbiamo portarci appresso le scorie del risultato, condizionato dagli episodi, ma il passo in avanti fatto dal gruppo. Pensiamo alla prestazione: dobbiamo andare oltre ai problemi”.

Pochi biglietti venduti, per il tecnico di Certaldo il motivo è chiaro: “Se si va a fare un confronto con gli altri stadi e le altre partite, se si gioca di giovedì alle 18:30 la cosa stride da tutte le parti”. Sui singoli e su un possibile turnover: “Siamo quattordici domani. Chi ha giocato di meno e chi ha giocato di più? Elmas, ad esempio, ha giocato molto o ha giocato poco per voi? Io dico che ha giocato più di tutti. Sono partite importanti, che fanno la radiografia all’anima che hai. Sono gare nelle quali sei costretto a non rimandare gli esiti alla sfida successiva. Dobbiamo esser bravi a resistere alle difficoltà. Manolas verrà in panchina. Non ha i novanta minuti nelle gambe. Vediamo pian piano di poterlo riportare in condizioni fisiche ottimali. Malcuit contro l’Atalanta ha fatto bene in fase di corsa e velocità; quando deve scegliere delle cose invece fa un po’ di fatica. Ha grande fisicità e reattività. Ha ben figurato, può farlo anche domani”.

Gara da dentro o fuori e l’allenatore lo ricorda: “Per me è una gara come le altre: per noi sono tutte da dentro o fuori. Guai a pensarla diversamente. Le sette assenze? Non siamo veri calciatori se poi alla prima ‘spallatina’ andiamo giù. Dobbiamo fare un salto di livello, è chiaro. Per quello che abbiamo visto contro l’Atalanta, questi giocatori possono far bene. Il problema è arrivarci bene con la testa, senza tossine”.

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