Qualche problema in avvio, la difesa un po’ traballante e che perde pezzi, ma davanti tutto gira alla perfezione e il Milan ottiene un’altra vittoria che vale anche la qualificazione. Stavolta in Europa League, dove dopo le difficoltà con il Lille tornano i tre punti contro un Celtic ancora una volta in enorme difficoltà. Contestato in settimana, Lennon sembra avere le ore contate e il Diavolo sembra essere stato il giustiziere.
Sull’altra panchina, invece, è tornato a sedere Stefano Pioli dopo la positività al coronavirus. Il tecnico rossonero si gode la sua squadra, in difficoltà nei primi minuti ma capace di reagire perfettamente. I rossoneri, infatti, vanno sotto 0-2 in dieci minuti con le reti di Rogic ed Edouard, ma viene evitato il remake della sfida col Lille e così inizia la lenta rimonta. L’1-2 è del solito Calhanoglu, a secco in campionato ma ancora a segno in Europa League, stavolta con una punizione strepitosa. Passano pochi minuti e arriva il pareggio con Castillejo, abile a fiondarsi su un pallone vagante in area di rigore. Il ribaltone viene servito, infine, a inizio ripresa, quando è Hauge con un bel diagonale a iscriversi alla festa del gol dei trequartisti rossoneri, tutti e tre a segno, e anche il subentrante Brahim Diaz va a segno nel finale segnando la rete del 4-2. Ed è fatta per la qualificazione, vista la contemporanea sconfitta dello Sparta Praga che non può più raggiungere la squadra di Pioli: primo obiettivo stagionale, dunque in saccoccia.