Lazio-Zulte Waregem, Inzaghi in conferenza: "Olimpico a porte chiuse? Sarà strano"

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“Ho già avvertito i ragazzi, sarà un po’ strano. Sono cose che non dovrebbero capitare ma è capitato, dispiace perché sicuramente i nostri tifosi ci avrebbero aiutato in una partita che ha delle insidie”. Così il tecnico della Lazio, Simone Inzaghi, alla vigilia della gara di Europa League contro lo Zulte Waregem, in scena domani alle ore 19 a porte chiuse per la squalifica dello stadio Olimpico disposta dalla Uefa nel 2016 per i cori razzisti in Sparta Praga-Lazio, da scontare alla prima gara casalinga. I biancocelesti hanno esordito nel gruppo K con la vittoria contro il Vitesse, Inzaghi pretende il successo prima del doppio confronto con il Nizza, l’avversaria con quale giocarsi il primo posto nel girone: “Non è decisiva, ma una vittoria significherebbe essere un pochino avanti nel nostro percorso nel girone. Vincere ci faciliterebbe il compito per quello che andremo ad affrontare in seguito, con la doppia gara con il Nizza. Dobbiamo fare la partita giusta, considerando due insidie: la squadra belga e lo stadio vuoto. Lo Zulte è organizzato con giocatori di qualità dalla metà campo in su”, ha spiegato l’allenatore nella conferenza stampa della vigilia nel centro sportivo di Formello.

Accanto a lui, il terzino Jordan Lukaku non ha alcuna paura della gara contro i connazionali belga: “Non seguo molto lo Zulte, ma non credo che sia una partita così difficile”. Poi il siparietto nel raccontare il rapporto con il fratello Romelu, attaccante del Manchester United: “E’ un mio obiettivo arrivare al suo livello, credo molto in me stesso e voglio sfruttare ogni opportunità per arrivare al massimo. Ha esultato per il mio assist in Supercoppa? Si aspetta il meglio da me e viceversa, questo ci dà modo di aiutarci e sostenerci. Qui alla Lazio aspetto la mia occasione per diventare titolare, è chiaro che non mi piace entrare dalla panchina ma ci sono delle gerarchie”.