Marco Baroni non teme il turn over. E ha buoni motivi per fidarsi di tutta la rosa a disposizione dopo lo splendido 3-0 rifilato alla Dinamo Kiev ad Amburgo con un undici rivoluzionato. Stasera alle 18:45 nel match all’Olimpico contro il Nizza il tecnico biancoceleste prepara otto cambi rispetto alla formazione schierata con successo a Torino sul campo dei granata. Tra i pali la novità è Mandas, rimasto in panchina in Germania, ma pronto a prendersi quantomeno il posto da titolare in Europa, concedendo riposo a Provedel, decisivo contro gli ucraini. In difesa Baroni tiene a riposo lo straripante Nuno Tavares, autore di quattro assist in questo avvio di campionato, e con lui anche Lazzari e Romagnoli. Spazio quindi a Marusic, Patric, Gila e Pellegrini. A centrocampo chi riposerà è Rovella, anche lui reduce da un’ottima prova contro il Torino. Confermato Guendouzi, che formerà una coppia muscolare e dinamica con Vecino, mentre Dele-Bashiru dovrebbe agire sulla trequarti. Le zolle sono quelle calpestate solitamente da Boulaye Dia, ma con compiti inevitabilmente diversi. L’attaccante ex Salernitana riposerà , ma troverà spazio nella ripresa con l’obiettivo di avvicinare la doppia cifra di gol già ad ottobre (al momento è a quota 7). Rivoluzione sulle fasce con Isaksen e Zaccagni a riposo. Se il capitano e numero 10 è in cima alle gerarchie, il discorso è diverso per il danese. Ad insidiarlo è Tchaouna, che vuole ripagare la fiducia di Baroni con una prestazione di spessore: l’esterno ha dimostrato di avere personalità e propensione al tiro dalla distanza e un gol gli consentirebbe di fare il pieno di autostima. Sull’altro lato dovrebbe toccare all’eterno Pedro, a supporto di Castellanos. L’attaccante argentino è stato escluso dalla lista dei convocati di Scaloni e insegue il primo gol in competizioni Uefa. Oggi compie 26 anni, non c’è giorno migliore per fare un regalo a sé stesso e al pubblico biancoceleste.