“Sono qui in veste insolita, ma credo fosse doveroso da parte della società, chiarire alcuni aspetti che riguardano il divieto ai tifosi della Lazio di partire per la trasferta di Amsterdam contro l’Ajax. Non appena è trapelata la notizia ci sono stati dei colloqui tra me, il segretario generale e il presidente Claudio Lotito e, non vi nascondiamo, che siamo rimasti basiti da questa ulteriore limitazione. Non è la prima volta: ad esempio, nell’ultima trasferta contro il Twente, si sono verificati degli episodi, vogliamo dire da terzo mondo. Prendere i tifosi della Lazio, chiuderli in due/tre alberghi, vietando loro di uscire anche solo per mangiare un panino, io l’ho configurato come un quasi arresto”. Queste le parole del direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro il Ludogorets, in merito al divieto, imposto ai tifosi biancocelesti, di prendere parte alla trasferta di Europa League contro l’Ajax.
“Tornando alla trasferta di Amsterdam, mi sembra quasi, voglio usare un termine giuridico, un reato a consumazione anticipata. Cioè, prima ancora che si verifichi un certo fatto, prendo un provvedimento – spiega il ds biancoceleste -. Questo non è più calcio, non è più sport. Si toglie il succo di quello che è il calcio. Adesso, cosa diremo ai tifosi che, anzitempo, hanno speso soldi per questa trasferta. Io però dico, se il sindaco di questa città decide di vietare la trasferta con un’ordinanza, non ci poteva pensare prima. Dove stava quando sono stati messi in vendita i biglietti”. Infine, Fabiani ha sottolineato come “sui tifosi della Lazio si parta un po’ prevenuti. La situazione è molto critica. Noi facciamo quattro passi in avanti, non uno indietro. Spiegare questa cosa è allucinante. La Uefa a oggi non ci ha dato nessuna risposta ufficiale, non possiamo dire cose di cui ancora non abbiamo contezza. Non va bene che veniamo sempre presi di mira, è intollerabile”.