Europa League

Lazio, disastro totale in Danimarca: il Midtjylland annienta una difesa imbarazzante

Sergej Milinkovic-Savic
Sergej Milinkovic-Savic, Lazio - Foto LiveMedia/Domenico Cippitelli

Per descrivere la prestazione della Lazio contro il Midtjylland è sufficiente una sola parola: disastro. I biancocelesti, impegnati nella trasferta in Danimarca valevole per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League 2022/2023, vengono sconfitti in maniera netta e pesantissima dai padroni di casa, senza lanciare alcun segnale di ripresa. Il tecnico Maurizio Sarri ha deciso di affidarsi ad un parziale turnover, schierando comunque dei punti fermi come Immobile, Felipe Anderson e Pedro in attacco, Luis Alberto a centrocampo e Romagnoli in difesa. Dopo venticinque minuti di sostanziale equilibrio la squadra danese è riuscita a perforare con il gol di Paulo Victor una difesa apparsa sin da subito in grande difficoltà tant’è che, neanche cinque minuti più tardi, è arrivato il raddoppio firmato da Kaba.

Una squadra completamente allo sbando, che Sarri non è riuscito a rianimare neppure nell’intervallo e attraverso i cambi poiché a colpire nella ripresa sono stati ancora una volta i danesi, questa volta con Evander, freddo nel trasformare un calcio di rigore. Il lampo di Milinkovic-Savic è servito soltanto ad alimentare false speranze di una rimonta che, di fatto, non è mai apparsa realmente possibile. L’emblema del disastro difensivo è stato perfettamente rappresentato dal secondo penalty concesso al Midtjylland, sbagliato da Evandro e ribadito in rete da Isaksen. A quel punto la Lazio, in totale serata no, ha mollato definitivamente il colpo incassando anche la quinta marcatura da parte degli avversari realizzata da Sviatchenko. Probabilmente la gara dopo il 3-1 era già chiusa e, per questo motivo, non bisogna tenere troppo in considerazione l’ultima parte della sfida, ma ad ogni modo un club che ha ambizioni europee non può avere debacle così eclatanti.

Inutile dire che la Lazio, con questa clamorosa sconfitta, si trova a rifare tutto da campo nel proprio girone considerando che la roboante vittoria del Feyenoord ha portato tutte e quattro le squadre a quota tre punti. Per la qualificazione non c’è nulla di compromesso e nelle prossime quattro partite i ragazzi di Maurizio Sarri avranno ampiamente modo di riscattarsi, ma ora il tecnico dovrà essere bravo ad evitare dei contraccolpi psicologici. Il rischio principale, infatti, è rappresentato proprio dall’aspetto mentale che potrebbe incidere negativamente anche nella prossima sfida di campionato contro la Cremonese.

Per Sarri, inoltre, non può esserci neanche l’attenuante del turnover che, seppur importante, non può assolutamente giustificare una tale figura in ambito europeo con una squadra abbastanza modesta, che sguazza nelle posizioni di centro classifica della massima serie danese. Non bisogna fare allarmismi ma, probabilmente, c’è bisogno di maggiore attenzione in Europa League, come fatto nel primo match con il Feyenoord. La speranza per la Lazio è che la battuta d’arresto subita con il Midtjylland sia soltanto un incidente di percorso che può capitare (ma non si può ripetere) e che non pesi nel bilancio finale in ottica qualificazione.

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