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L’orgoglio. Chiedere di più era difficile ad una Roma che si è presentata ad Amsterdam contro l’Ajax senza sei giocatori (Smalling, Mkhitaryan, Kumbulla, Karsdorp, El Shaarawy oltre a Zaniolo) e con un settimo (Spinazzola) costretto ad uscire quando la partita sembrava essere indirizzata sui binari preferiti dei giallorossi. L’orgoglio porta un 2-1 in trasferta nell’andata dei quarti di finale di Europa League. Ed è una Roma a due facce quella che alla Cruijff ArenA porta a casa un risultato importante: parte bene, controlla il gioco e vede in Spinazzola una potenziale spina nel fianco. Poi l’infortunio (flessore) dell’azzurro che nella recente sosta nazionali era sceso in campo per 140′ complessivi spalmati su tre partite della Nazionale. Fonseca si gioca la carta Calafiori che permette ai giallorossi di sfoggiare un 2002 in campo europeo nella casa di Gravenberch e compagni. Ma da questo momento la Roma va in confusione, subisce un gol a causa di un errore individuale (Diawara e Mancini che favoriscono Klassen) e rischia di subirne un altro a seguito di un errore sulla costruzione da dietro che porta al rigore di Ibanez su Tadic che però dagli undici metri si fa ipnotizzare da uno straordinario Pau Lopez. La svolta della partita è questa, la Roma prende coraggio e trova il pareggio con Pellegrini (con l’aiuto del giovane Scherpen) su punizione e infine la rete del vantaggio con la staffilata sotto la traversa di Roger Ibanez.
Nel mezzo, tante occasioni da gol per l’Ajax ma chiedere di più ad una Roma incerottata e sommersa dalle critiche non si poteva. Si chiedeva piuttosto una scossa ai leader e questa c’è stata: Dzeko torna quello dei tempi d’oro, Pellegrini e Pedro giocano una gara di sostanza, Veretout torna e si prende il centrocampo. La squadra di ten Hag era imbattuta da 25 partite in ogni competizione come non accadeva dal 1995 e l’ultima sconfitta risaliva al match con una italiana, l’Atalanta. Alla luce della disfatta delle squadre di Serie A in Europa in questa stagione, l’ultima rappresentante del nostro campionato batte un colpo nel primo round per salvare la stagione. E che colpo.
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